Croazia-Brasile 5-3 dcr (1-1 dts): il primo quarto di finale regala un’altra sorpresa, l’eliminazione di un’altra favorita. I verdeoro non possono che piangere se stessi: i troppi balletti e trionfalismi dopo il poker alla Corea del Sud e la sfida contro la Croazia affrontata senza la dovuta serietà hanno decretato l’uscita prematura di Neymar e soci. Dopo novanta minuti di tiri in bocca a Livakovic, si va ai supplementari e alla fine dei primi quindici minuti lo stesso Neymar salta il portiere balcanico e scaraventa in rete l’1-0 che vale il raggiungimento del mito Pelé a quota 77 gol in nazionale. La festa anticipata, anche qui, è fatale ai brasiliani che non chiudono la partita e, a tre minuti dal termine del secondo tempo supplementare, vengono beffati da Petkovic. I tiri di rigore decretano, dunque, il passaggio della Croazia, che affronterà una tra Argentina e Olanda: Vlasic, Majer, Modric e Orsic battono Alisson, mentre per il Brasile vanno a segno solo Casemiro e Pedro e sbagliano Rodrygo (parato) e Marquinhos (palo). La Croazia è tra le prime quattro del mondo anche questa volta.
Olanda-Argentina 5-6 dcr (2-2 dts): a fine primo tempo Messi inventa un assist favoloso che Molina trasforma in gol con un tocco di esterno, dopodiché è lo stesso numero 10 a trasformare il rigore del 2-0 assegnato per un fallo di Dumfries a poco meno di venti minuti dalla fine. Tuttavia, l’Argentina commette l’errore gravissimo di smettere di giocare e credere di aver già vinto e così l’Olanda, stasera troppo timida, si fa coraggio e accorcia dieci minuti dopo lo 0-2 con il neo entrato Weghorst su cross di Berghuis. La partita cambia all’improvviso, quasi si scatena una rissa e c’è un’invasione di campo: il tutto porta a dieci minuti di recupero, nell’ultimo dei quali Weghorst pareggia con un diagonale malefico capitalizzando un’invenzione di Koopmeiners da calcio piazzato. Nei supplementari non accade nulla e così si passa ai tiri di rigore: Emiliano Martinez respinge i tentativi di Van Dijk e Berghuis, mentre Messi e Paredes vanno a segno. Poi Koopmeiners trasforma il terzo rigore per l’Olanda e Montiel fa lo stesso, imitati dal protagonista del match Weghorst. Sbaglia anche l’Argentina con Fernandez e De Jong pareggia il conto, ma Lautaro Martinez trasforma il quinto ed ultimo rigore per la Seleccion, che si guadagna la semifinale contro la Croazia.
Marocco-Portogallo 1-0: i nordafricani non sono più una sorpresa e con una prova di enorme solidità battono anche i lusitani guadagnandosi una storica semifinale mondiale, la prima mai disputata da una selezione africana. Sono decisivi non solo il gol di En-Nesyri a fine primo tempo, di testa sfruttando un errore del portiere, ma anche le parate di Bonou su Joao Felix e Ronaldo. I minuti di recupero sono otto e il Marocco deve affrontali quasi tutti in dieci per l’espulsione sciocca del barese Cheddira, ma riesce a reggere l’urto, a divorarsi il raddoppio con Aboukhlal e ad arrivare indenne al triplice fischio. La selezione del ct Regragui è tra le prime quattro del mondo.
Inghilterra-Francia 1-2: Tchouameni apre le marcature prestissimo, prima del quarto d’ora, sorprendendo Pickford da venticinque metri. Gli inglesi non mollano e mettono spesso in diffcioltà i transalpini pareggiando, infine, ad inizio ripresa con un rigore di Kane, assegnato per un fallo dell’autore del gol. L’Inghilterra cerca poi il vantaggio, lo meriterebbe, ma viene trafitta ancora dall’ennesima prodezza di Giroud in torsione. A sei minuti dalla fine Kane va ancora dal dischetto, stavolta per un fallo ingenuo di Hernandez, ma calcia altissimo graziando Lloris. L’arbitro Sampaio assegna otto minuti di recupero, nell’ultimo dei quali Rashford sfiora la traversa su punizione. Poco dopo arriva il triplice fischio: la Francia va in semifinale contro il Marocco.
SEMIFINALI
13/12: Croazia-Argentina h. 20
14/12: Marocco-Francia h. 20
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