Dopo il campionato, la Juventus fa prove di risorgimento anche in UEFA Champions League: nella 3^ giornata del girone H, i bianconeri battono 3-1 il Maccabi Haifa.
Successo fondamentale per la Juve per provare a risalire la china nel girone di Champions, dopo le 2 sconfitte di fila nelle prime altrettante partite, contro PSG e Benfica.
Vittoria nel segno di un Di Maria sempre più autentico risolutore e di un Rabiot letale sotto porta.
L’argentino perpetua nel suo ruolo di autentico creatore di soluzioni offensive.
L’unico elemento veramente capace di dare fantasia ed estro alla fase offensiva.
E lo si era visto già nel finale di gara contro il Benfica, allorquando El Fideo aveva piazzato diversi palloni interessanti in area di rigore, senza però effetti positivi.
L’argentino invece questa volta mette lo zampino in tutte e 3 le reti bianconere, autore, insomma, di tutti e 3 gli assist.
Lo splendido taglio in area di rigore per il vantaggio di Rabiot, la verticalizzazione perfetta per il raddoppio di Vlahovic, il cross tagliato direttamente da corner per la spizzata vincente ancora del francese.
E tantissimi altri palloni lavorati alla perfezione e piazzati per i compagni la davanti, andati vicinissimi al gol.
Il già citato Rabiot dal canto suo realizza la prima doppietta in bianconero, la seconda della sua carriera,
Dimostrando una buona duttilità tattica – gran sinistro sotto la traversa e gran spizzata di testa da vero opportunista – oltre alla volontà di riguadagnarsi fiducia in un ambiente nel quale per lui la vita non è mai stata facile e dove pareva non essere destinato ad avere un futuro.
Dulcis in fundo funziona ancora il cosiddetto blocco serbo Vlahovic-Kostic.
L’attaccante segna il raddoppio ma prima e dopo va vicinissimo al gol, e in diverse di queste occasioni rinnova l’intesa con il connazionale, ormai presosi nettamente la fascia sinistra.
La difesa dal canto suo fa ancora troppa fatica, fra il disunirsi abituale e il tenere le maglie troppo larghe, tanto che Szczesny deve ricorrere agli straordinari in almeno 3 occasioni.
Si vedono i sintomi di una difesa imperfetta nel non salire durante l’azione del gol del Maccabi di David Dean, che si ritrova da solo oltre la linea difensiva avversaria e supera in dribbling anche uno Szczesny stavolta in uscita sciagurata.
I bianconeri coltivano speranze di passaggio del turno.
E questa situazione positiva arriva forse nel momento più opportuno, con la trasferta di Sabato 8 Ottobre alle ore 18 a San Siro contro il Milan per la 9^ di Serie A.
Voti e pagelle.
Szczesny, voto 6.5
Con 3 interventi evita il peggio ai suoi, rimediando alle occasioni pericolose di un Maccabi molto propositivo.
Difesa Juve, voto 5.5.
Ancora una volta una prova poco sotto la sufficienza per la retroguardia bianconera, disunita, svagata, incapace di accorciarsi a dovere, forse anche c’entra anche una sottovalutazione dell’avversario, cosa che non è mai giusto fare !
Kostic, voto 6.5
Continua ad essere il leader della fascia sinistra, e l’intesa con il connazionale Vlahovic è veramente ottima.
Paredes, voto 6.
Solido in mediana, fornisce una copertura adeguata in fase di rottura del gioco avversario, così da sopperire alla scarsa solidità difensiva.
Rabiot, voto 7.5
Prima doppietta in Italia, al suo 4° anno nella nostra nazione, poco male, sta crescendo seppur con tempi lunghi, sta pur sempre meritandosi la fiducia di un gruppo nel quale sembrava non avere futuro.
Vlahovic, voto 7.
Perpetua il suo ruolo di attaccante moderno, ad agire sia nello scalare che nel partecipare o talvolta guidare le azioni offensive, il tutto coronato dal gol del raddoppio.
Di Maria, voto 8.
Certamente finora la sua miglior prestazione di questa sua prima stagione italiana.
Lo si era già visto nei pochi minuti contro il Benfica che El Fideo può essere la chiave di volta del gioco bianconero, il vero risolutore della creazione di gioco, l’unico a tirar fuori soluzioni offensive nel marasma tattico bianconero.
Concetto qui portato all’apoteosi: 3 assist su tutti e 3 i gol, e tutti di pregevolissima fattura.
Soprattutto quello per il gol che sblocca le marcature, una magia di taglio in area di rigore per l’inserimento di Rabiot.
E tantissimi altri palloni insidiosi cacciati in area di rigore, ma non capitalizzati dai compagni.
La sua presenza, in questa squadra, pare sempre più essenziale.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.