Vuelta a Espana, Evenepoel si impone nella crono da Elche ad Alicante: il belga guadagna altro terreno su Primoz Roglic, secondo con 47” di ritardo, e adesso a oltre due minuti e mezzo dalla vetta. Perde terreno anche Enric Mas: classificatosi decimo, lo spagnolo della Movistar sconta ora un distacco di 3:03.
Remco Evenepoel fa un altro passo verso la conquista della maglia rossa: nella Elche-Alicante, decima tappa della corsa iberica e ultima crono di questo grande giro, il belga della Quick Step Alpha ha allungato i distacchi dai diretti concorrenti in classifica, dominando su uno dei terreni a più congeniali.
Su un percorso di quasi 31 km completamente pianeggiante, Evenepoel fa segnare un tempo di 33:18, esattamente un minuto in meno del francese Remi Cavagna che, partito tra i primi, è rimasto in testa per gran parte della giornata, e 48” in meno di Primoz Roglic, suo nuovo inseguitore diretto in classifica ma distaccato di ben due minuti e quarantuno in classifica generale.
Evenepoel che aveva messo le cose in chiaro già dopo il primo intertempo: 10,5 km percorsi in poco più di undici minuti, una media oraria spaziale da quasi 60 km/h. Nessuno riesce a tenere il passo del belga: Cavagna fa una crono capolavoro all’inizio, ma è costretto ad assistere, impotente, alla prova mostruosa del vicino di casa.
Enric Mas non può nulla, su un terreno certamente non adatto alle sue caratteristiche, e si limita a contenere i danni: un decimo posto, a 35:09, che gli permette di conservare la terza piazza della generale, con 52” di vantaggio sul giovane connazionale Rodriguez Cano della Ineos.
Proprio i granatieri sono, finora, la grande delusione di questa Vuelta: Geoghegan Hart, che doveva ricoprire i ranghi di capitano dopo il naufragio di Carapaz, si trova a galleggiare appena sopra la linea della top ten. Il colombiano, uno dei favoriti alla vigilia, sconta invece un ritardo di quasi 20 minuti dalla vetta, accumulandone altri 4:52 nella prova di oggi. Semplicemente non pervenuto.
Il migliore degli italiani è Antonio Tiberi della Trek, trentesimo. I nostri corridori, pur non lottando per la generale, si stanno ben comportando, avendo regalato alla spedizione azzurra due podi, oltre alla maglia rossa di Affini nella terza giornata.
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