Calciomercato Juventus, a un mese dalla fine la squadra è ancora un cantiere aperto: è caccia al vice Vlahovic, ma per completare la rosa servono almeno tre-quattro innesti in altri reparti.
Come sarà la nuova Juventus che si appresta ad iniziare la stagione 2022-23? A un mese dalla fine del mercato, la squadra bianconera è ancora un cantiere aperto, e al DS Cherubini resta ancora tanto lavoro da fare, per consegnare ad Allegri una rosa completa e competitiva.
Dopo una prima fase piuttosto effervescente, caratterizzata dai colpi Pogba e Di Maria a parametro zero, il mercato bianconero vive ora una fase di stasi. Ceduto De Ligt al Bayern Monaco, “Madama” ha messo le mani su Bremer, votato miglior difensore della passata stagione.
Il pacchetto centrali, quattro per due maglie, necessita, a nostro avviso, di un ulteriore innesto che garantisca esperienza e qualità. Esperienza che il giovane Gatti non può garantire, e qualità che non può essere ricercata in un Rugani che dovrebbe limitarsi a fare il quinto centrale. Chi andrà centellinato, in ultimo, è Leonardo Bonucci, che alla soglia dei 36 anni dovrà essere gestito intelligentemente.
L’infortunio di Pogba, nel ritiro statunitense, riporta il centrocampo al punto di partenza. Più che un vice Vlahovic (Kean si è comportato bene durante la tournée estiva), conveniamo che a questa squadra servano altri due innesti nel mezzo, e uno sulla corsia sinistra. Magari un esterno a tutta fascia, che possa, all’occorrenza, insidiare la titolarità di un Alex Sandro apparso non nelle migliori condizioni.
Calciomercato Juventus: Paredes in prestito per tentare l’all-in su Milinkovic-Savic
Il reparto su cui si continuerà maggiormente ad investire è il centrocampo. Anche perché l’infortunio occorso a Paul Pogba, che starà fuori almeno due, se non quattro mesi (dipende dal tipo d’intervento al menisco cui vorrà sottoporsi), fa sì che la mediana bianconera, ad oggi, sia praticamente uguale a quella dello scorso anno.
Gli obiettivi sono due: un regista, che sappia organizzare il gioco della squadra, e una mezzala che garantisca quel carico di gol dal mezzo, che in questi anni è così mancato alla squadra bianconera. A due identikit specifici corrispondono due profili altrettanto specifici: Leandro Paredes e Sergej Milinkovic-Savic.
L’argentino fatica a trovare spazio nel PSG, e la panchina in Supercoppa di Francia contro il Nantes, lascia intendere che anche con Galtier la musica non cambia. La trattativa tra i club è partita da almeno una settimana, e dalle parti di Torino si cerca la formula giusta per accontentare le richieste di un PSG che non pare intenzionato a scendere sotto i 20 milioni.
Servirà perizia da parte degli uomini di mercato bianconeri, per completare l’incastro con Milinkovic, che al centrocampo serve quanto, se non più, di Paredes. Da qualche giorno si ventila l’ipotesi del prestito secco, una formula che non convince Al-Khelaifi, ma che nel caso la Juventus decidesse di assumersi il rischio dell’obbligo di riscatto, potrebbe rappresentare la chiave di volta dell’affare.
I soldi risparmiati per Paredes verrebbero dunque utilizzati per fare all-in su Milinkovic. Obiettivo di mercato della Juventus da diversi anni, sempre sfumato per la resistenza di Lotito, restio a cedere il suo gioiello più pregiato. Sarà difficile convincerlo anche in questa sessione di mercato. Le cifre sono le solite: 60-70 milioni cash, niente contropartite. Per risolvere il rebus della mediana, insomma, Cherubini e Arrivabene sono chiamati a un vero gioco di prestigio.
Un quinto centrale (Milenkovic?) e un esterno a sinistra: Kostic accontenta tutti?
Se il centrocampo ha bisogno di un restauro pesante, la difesa necessita di un paio di ritocchi: un quinto centrale, che funga da prima alternativa alla coppia Bremer-Bonucci, e un esterno sinistro. Sul primo fronte, il nome in cima alla lista è quello di Milenkovic. La Fiorentina, tuttavia, chiede 15 milioni, cifra che da Torino non sembrano intenzionati a spendere. Se un investimento ci sarà, verrà fatto a condizioni realmente favorevoli. Altrimenti, si punterà molto su Federico Gatti, il giovane difensore prelevato lo scorso gennaio, per 7 milioni, dal Frosinone.
Se la scelta pagherà, sarà il tempo a dirlo. Di certo, presentarsi in Serie A privi di Chiellini e De Ligt, un Bonucci oltre i 35 e due riserve (Gatti e Rugani) non propriamente di primissimo livello, rappresenta un azzardo.
Più urgente la questione esterno: con Chiesa fuori almeno fino ad inizio settembre, la Juventus si ritrova praticamente scoperta sulla fascia sinistra. Per questo, sono stati riallacciati i rapporti con Alessandro Lucci, agente di Filip Kostic dell’Eintracht. Il serbo, implacabile uomo assist, è proprio ciò che serve alla squadra di Allegri.
Importante soprattutto per la capacità di ricoprire tutti i ruoli della fascia sinistra, Kostic potrebbe offrire, all’occorrenza, una valida alternativa ad un Alex Sandro apparso poco in forma durante le amichevoli americane. Il costo, 15 milioni, era stato giudicato eccessivo a inizio mercato. Ma la pista Kostic sembra essersi riaccesa nell’ultima settimana.
Vice Vlahovic: acquisto necessario?
Chiudamo con una considerazione sull’attacco: da mesi, la Juventus è alla ricerca di un’alternativa a Vlahovic in attacco. Colpo imprescindibile? Viste le resistenze dell’Atletico sul rientro di Morata, e i nomi che circolano in questi giorni (Depay e Werner rappresenterebbero investimenti comunque importanti in termini di ingaggio), ci chiediamo se non sia opportuno puntare su Moise Kean.
Prodotto del vivaio juventino, utile, dunque, anche per le liste UEFA, l’attaccante azzurro ha giocato un ottimo precampionato negli Stati Uniti, sugellato da una doppietta al Barcellona di Xavi.
Più che affannarsi alla ricerca di una prima punta, dunque, la Juventus farebbe meglio a riflettere su altre opportunità di mercato. L’importante è essere celeri: manca un mese alla fine del mercato, una squadra che voglia tornare a vincere non può farsi trovare impreparata.
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