Tour de France 2022, a Thomas Pidcock la dodicesima tappa, con arrivo sull’Alpe d’Huez. Vingegaard tiene a bada Pogacar.
Tappa iconica la numero 12 del Tour de France 2022. La “Grand Boucle” giunge sulla sua cima più famosa, l’Alpe d’Huez, che negli anni ha consacrato alcuni dei mostri sacri del ciclismo tricolore. Da Coppi, il primo a scalarne la vetta nel ’52, al mito Pantani, che nacque proprio su questa salita nel Tour del 1995, qualche anno prima della storica accoppiata Giro-Tour.
Quest’anno è toccato a un inglese, Thomas Pidcock della Ineos, domare questa cima alta 1850 metri, posta all’arrivo di una tappa lunga 165 chilometri, con partenza da Briancon.
Nella giornata in cui ci si aspettava il ruggito di Pogacar, privato della maglia gialla dall’impresa di Vingegaard sul Col du Granon, questo ragazzo di Leeds ha prima scremato la concorrenza con una fantastica discesa dalla Croix de Fer, poi ha sprigionato tutta la propria forza sulla salita finale, lasciando indietro i quattro compagni di fuga.
Mentre Pidcock scalava le pendici dell’Alpe d’Huez, per andare a prendersi il meritato successo di giornata, la lotta per la maglia gialla assisteva al duello ravvicinato tra Pogacar e Vingegaard. Il danese ha saputo tenere a bada le fiammate del campioncino ferito, che ha provato a staccarlo con un paio di scatti, ma si è dovuto accontentare di giungere insieme al traguardo, risparmiandosi anche in vista dell’ultima settimana decisiva.
Tutto resta invariato, dunque, nelle posizioni che contano. Domani giornata di “riposo”, nella tappa di 192 chilometri, da Bourg d’Oisans a Saint Etienne, più blanda rispetto alle ultime due. Potenziale occasione per i velocisti, anche se la presenza di piccoli GPM potrebbe premiare la fuga di giornata.
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