Tour de France 2022, disputate le prime tre tappe in terra danese. Il belga Van Aert (Jumbo Visma) veste la maglia gialla del primato.
È scattato il Tour de France 2022: la centonovesima edizione della “Grand Boucle” ha preso il via dalla Danimarca, spostandosi progressivamente verso Sud in una tre giorni di gare che ha delineato le prime gerarchie della classifica.
Prima tappa, una cronometro di 13,2 km nel centro di Copenaghen. A vincere è stato il belga della Quick Step, Yves Lampaert, che con un crono di 15′ e 17” ha sorpreso il connazionale Wout Van Aert (Jumbo Visma), che ha subito ingaggiato un duello serrato con un altro giovanissimo, tra i principali favoriti per la vittoria finale, Tadej Pogacar.
Lo sloveno della UAE, reduce da due trionfi consecutivi, cerca il tris alla “Grand Boucle”, dopo aver saltato nuovamente il Giro in primavera. Fuori dal podio il grande atteso di giornata, Filippo Ganna, per un’Italia che ha comunque centrato tre volte la top ten in altrettante tappe.
Le due frazioni successive, muovendo verso Sud, hanno presentato percorsi quasi interamente pianeggianti, con piccoli GPM poco al di sopra del chilometro di lunghezza. Ne hanno approfittato le ruote veloci, in corse che, costeggiando il Mar Baltico, hanno avuto nel vento la principale insidia di giornata.
La tappa da Roskilde (capitale danese sino al XV secolo) a Nyborg, di 202,5 km, si è risolta in una grande volata di gruppo, preceduta, a due chilometri dal traguardo, da una caduta che ha coinvolto una quarantina di corridori. A vincere è stato Fabio Jakobsen, bravo a bruciare in volata Van Aert e Pedersen.
Proprio Van Aert si è impossessato del simbolo del primato, che ha conservato anche nella terza tappa, da Vejle a Sondenborg, 182 km adatti nuovamente ai velocisti. A spuntarla, l’olandese Groenewegen della Bike Exchange, che si è imposto in volata sulla maglia gialla e su un altro belga, Jan Philipsen della Alpecin.
Dopo un giorno di riposo, il Tour sbarca finalmente in Francia. La quarta frazione, da Dunquerke a Calais (171,5 km), a confine con il Belgio, prevede ben sei difficoltà altimetriche. Giornata che potrebbe sorridere a qualche finisseur, vista una cote presente a 11 chilometri dall’arrivo.
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