Fiorentina-Juventus 2-0, le parole di Massimiliano Allegri dopo la sconfitta di fine stagione: “Ripartiamo da una buona base di giovani. Mercato? Si fanno tanti nomi, ma dobbiamo fare le cose con calma”.
Fiorentina-Juventus 2-0, i bianconeri concludono l’annata con un’altra sconfitta, l’ottava in questo campionato deludente che la vede chiudere al quarto posto. Parla dunque Massimiliano Allegri, e sembra quasi volersi lasciare indietro quanto fatto quest’anno, per proiettarsi direttamente sulla prossima stagione, dove l’obiettivo dichiarato sarà lo Scudetto.
Naturale, dunque, partire dal tema mercato: “Nomi e cognomi? Ora vediamo, dobbiamo parlare con la società: la squadra va sistemata. Sono contento perché sul fronte mercato abbiamo unità d’intenti – afferma il mister – Dovremo fare le cose con calma e lucidità”.
Non si sbilancia troppo sui nomi, Max: “Sui giornali ne escono un sacco“. Comunque la Juventus, stando alle ultime notizie, sarebbe vicina a chiudere il doppio colpo Pogba-Di Maria. Due profili di assoluto valore, che andrebbero a soddisfare il bisogno, espresso dal tecnico, di contare sul mix gioventù/esperienza: “Abbiamo una buona base giovani da cui ripartire: De Ligt, Chiesa, Locatelli, Vlahovic. Anche Miretti ha fatto delle buone partite. Poi, è chiaro, va aggiunta un po’ di esperienza. Serve a dare quella malizia necessaria per far crescere i ragazzi più giovani. Costruiremo la squadra con equilibrio, come in tutte le cose”.
Il prossimo anno sarà caratterizzato da cambiamenti, dunque, ma senza stravolgere la base di partenza: “Non si può fare una rivoluzione, altrimenti ogni anno si riparte da zero”.
Chiosa sui momenti più tribolati di questa stagione, che però verso febbraio/marzo ha vissuto il suo apice, con la squadra in grado di reinserirsi, anche se per poco, nella lotta Scudetto: “Il momento più difficile è stato a novembre/dicembre, quando eravamo lontani dal quarto posto e sembravamo esclusi da tutto, tranne che dalla Coppa Italia e dalla Champions. Poi abbiamo fatto una discreta rincorsa, siamo arrivati alla partita con l’Inter a giocarci forse non lo scudetto, perché gli 83 punti a cui potevamo arrivare non sarebbero bastati, ma insomma a provarci. I 70 punti che abbiamo fatto sono falsi, non dicono la verità sulla squadra, perché dopo uno sforzo fatto importante c’è stata una flessione a obiettivo raggiunto. Per vincere bisogna fare più gol e giocare in un altro modo, ma le cose buone vanno tenute, sennò ogni anno si butta tutto”.
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