Serie A, la FIGC approva il nuovo indice di liquidità allo 0,5 come parametro vincolante per iscriversi al campionato. Proteste dalla Lega Serie A e B.
La FIGC fissa il nuovo indice di liquidità a 0,5 come parametro vincolante per l’iscrizione ai prossimi campionati professionistici (Serie A, B e C). Questo il principale risultato del Consiglio Federale tenutosi oggi a Roma in Via Gregorio Allegri, sede della Federazione.
L’indice di liquidità è il rapporto tra gli attivi e i passivi correnti di un’azienda, e permette di stabilire quanto essa sia capace di onorare i propri obblighi finanziari nell’arco di 12 mesi. Per ciò che riguarda le squadre di calcio, esso aveva impatto principalmente sul fronte calciomercato, dacché, se i club violavano la soglia imposta, non potevano effettuare acquisti.
D’ora in poi, com’era nelle intenzioni del presidente Gravina, tale requisito sarà fondamentale per stabilire l’affidabilità di un club e dunque deciderne l’ammissione o l’esclusione da una particolare lega. Se il rapporto ricavi/perdite non rientrerà nella soglia dello 0,5, l’iscrizione dei club di massima serie verrà rigettata.
La quota dello 0,5 per la Serie A, alzata a 0,7 per Serie B e C, è ciò che Luigi Gravina voleva per garantire la maggior salute finanziaria possibile del calcio italiano. Tali limiti hanno incontrato però l’opposizione dei diretti interessati: i club di Serie A, che chiedevano un indice più “morbido”, fissato allo 0,4, hanno espresso voto contrario. I club di Serie B si sono astenuti.
Netta la risposta di Gravina alle critiche. Il presidente federale mantiene salda la propria posizione, convinto della bontà del provvedimento approvato: “Il mio unico obiettivo – le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport – è l’evoluzione del calcio italiano. Non possiamo dire cambiamo il calcio e poi fare di tutto per conservare lo ‘status quo’. Non è accettabile. Bisogna spingere al massimo sull’acceleratore per un percorso di riforme. Questa è la mia posizione politica e quella della maggior parte dei consiglieri federali”.
Nell’ambito della riunione, inoltre, è stato approvato il professionismo del calcio femminile, per cui il Governo aveva istituito un fondo apposito di 10,7 milioni varando il Dlgs 36/2021. Dal prossimo primo luglio, le ragazze della Serie A, B e C potranno stipulare un regolare contratto di lavoro con le proprie società, godendo di maggiori tutele soprattutto dal punto di vista assicurativo e sanitario.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.