Serie A, la Procura Federale indaga su diverse operazioni di mercato che hanno generato plusvalenze fittizie. Nel mirino undici club tra Serie A e B, tra i quali figurano anche Juventus e Napoli.
È lunga quasi 200 pagine l’inchiesta della Procura della FIGC riguardante il caso plusvalenze. In un articolo pubblicato dalla “Gazzetta dello Sport”, si legge che nell’istruttoria portata avanti dal Procuratore Giuseppe Chiné, vengono menzionate diciotto operazioni di mercato avvenute nel biennio 2019-21. I trasferimenti coinvolgono ben 59 giocatori, il cui valore sarebbe stato artificiosamente “gonfiato”, secondo gli inquirenti, per permettere alle società di aggiustare la propria rendicontazione.
Tra le squadre coinvolte, ben cinque le formazioni di Serie A: Juventus (su cui maggiormente si concentrano le indagini), Napoli (per l’operazione che ha portato in azzurro Osimhen), Sampdoria, Genoa ed Empoli.
La Procura Federale, nell’analizzare le summenzionate operazioni di mercato, ha usato parametri oggettivi per rideterminare il valore dei calciatori coinvolti. Si evidenzia così, ad esempio, che nella trattativa che ha portato Rovella alla Juventus, il Genoa avrebbe generato 12 milioni di plusvalenza fittizia (valore inscritto a bilancio di 18 milioni, valore stimato dalla Procura di 6), mentre la Juventus ne avrebbe generati ben 15, grazie alle cessioni di Portanova (valore a bilancio: 10 milioni, valore stimato: 2) e Petrelli (valore a bilancio: 8 milioni, valore stimato: 1 milione).
Per ciò che riguarda il Napoli, e l’operazione Osimhen di cui vi avevamo già parlato, la lente della Procura si focalizza sia sul valore attribuito al nigeriano (71 milioni e 250 mila euro, contro i 52 milioni stimati dagli inquirenti), sia quello attribuito ai tre giovani della primavera, e al terzo portiere Orestis Karnezis, utilizzati come contropartite nell’affare.
Nello specifico, se l’attaccante Ciro Palmieri (oggi in forza alla Nocerina), è stato valutato 7 milioni per un valore reale di 100.000 euro, i giovani Luigi Liguori (ala destra, oggi all’Ercolano) e Claudio Manzi (difensore centrale, oggi alla Turris), sono stati valutati complessivamente 4 milioni, a fronte di un valore reale pari a 100.000 euro. Se a ciò si aggiunge la valutazione attribuita ad Orestis Karnezis (5.130 milioni, a fronte di 500.000 euro di valore reale), si nota come il Napoli abbia generato oltre 15 milioni di plusvalenze nella singola operazione.
Si è stabilito, informa la “Gazzetta dello Sport”, che la società bianconera, grazie al meccanismo delle plusvalenze fittizie, abbia coperto perdite per 111 milioni 660 mila euro, che sommati a perdite d’esercizio pari a 138 milioni e 666 mila euro, generano un passivo di circa 250 milioni al 31 marzo 2021.
L’inchiesta della Procura si rivolge anche a persone fisiche, con 61 tesserati (tra cui il presidente del Napoli De Laurentiis e quello della Juventus Agnelli), deferiti insieme alle rispettive società, per aver violato l’articolo 6, comma 1, del Codice di Giustizia sportiva, nel quale si stabilisce che “La società risponde direttamente del comportamento di chi la rappresenta”.
Ad oggi, i club coinvolti rischiano di pagare soltanto un’ammenda. Ma se la Procura Federale dovesse rilevare altri illeciti, sono ancora al vaglio degli inquirenti le sospette restituzioni degli stipendi da parte dei giocatori della Juventus, le squadre coinvolte potrebbero subire anche la penalizzazione in classifica.
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