F1, GP Arabia Saudita 2022: altra prova convincente di Ferrari sul circuito di Jeddah. Leclerc e Sainz ottengono secondo e terzo posto. Vince Verstappen. Andiamo a leggere le dichiarazioni dei tre protagonisti.
Si rinnova il duello Verstappen-Leclerc sul circuito di Jeddah, nel GP dell’Arabia Saudita 2022. I due piloti hanno ingaggiato una lotta serrata che si è risolta solo al giro 47, quando Max ha utilizzato DRS per superare il rivale nel rettilineo finale, e mettersi al comando della corsa.
Una corsa che Leclerc aveva condotto per quasi 30 giri, approfittando dell’ingresso della safety car per via di un incidente occorso a Latifi (andato a sbattere contro il muretto), e di una pit-strategy azzeccata da parte del team. Ventisette giri al comando non sono bastati al monagasco per stare davanti a Verstappen che, pur avendo lamentato alcune irregolarità dell’avversario (reo, a suo dire, di aver calpestato più volte la linea bianca dell’entrata ai box), alla fine ha riconosciuto al rivale di essersi battuto con onore:
“Una battaglia ravvicinata, rispettosa e serrata davanti – commenta Verstappen – Le Ferrari erano più veloci di noi in curva, ma guadagnavamo in rettilineo. Le gomme hanno avuto un po’ di degrado nel finale. Non è stato semplice passare Leclerc, perché lui ha sfruttato un trucchetto all’ultima curva. Massima tensione con Charles costantemente in zona Drs e le bandiere gialle negli ultimi giri. Non è stato facile capire quanto potevamo alzare il piede, ma nel complesso è stata una bella gara. Siamo riusciti a dare un nuovo inizio alla nostra stagione”.
Una battaglia, quella tra Leclerc e Verstappen, che ha vissuto il suo apice durante il giro 44, quando Verstappen è stato costretto a un super bloccaggio in curva. L’olandese ha tentato, infatti, di rallentare per tenere Charles davanti e infilarlo poi col DRS. Il ferrarista è riuscito a mantenere la posizione, anche se l’esito della gara è poi noto a tutti:
“Si tratta di una nuova forma di ragionamento che stiamo tentando per effettuare i sorpassi – ha spiegato Verstappen – dato che con queste macchine, rispetto a quelle della precedente generazione, riusciamo a stare attaccati alla vettura davanti. Ed è più complicato programmare il sorpasso all’ultima curva su questo tracciato”.
Toni analoghi per Charles Leclerc, che spiega il tentativo di far passare Verstappen in testa come “Un gioco. Era una strategia far passare Max prima dell’ultima curva, mi sono divertito tanto ma non è stato sufficiente”.
Fra i due intercorre rispetto, maturato, negli anni, durante lunghe battaglie che affondano le proprie radici sui circuiti di kart: “Nel complesso è stata una battaglia dura ma corretta, tutte le gare dovrebbero essere così. C’è rispetto reciproco con Max, abbiamo spinto fino all’assoluto limite su un circuito cittadino, faticavo a tenerlo dietro in rettilineo”.
Bisogna gettarsi questo secondo posto alle spalle e pensare subito all’appuntamento di Albert Park (Australia), tra due settimane: “Sono un po’ deluso ma ci rifaremo”.
Chiude il podio Carlos Sainz, che è riuscito ad avere la meglio su “Checo” Perez, partito dalla pole position e poi scivolato in P4. Sainz, nel post gara, ha cercato di soffermarsi proprio su un particolare frangente che ha coinvolto lui e Perez all’uscita dei box, con Carlos che si trovava davanti rispetto alla linea della safety car e si è visto dunque restituire, in pista, la posizione dal pilota messicano:
“Io ero davanti in uscita dalla pit lane e le regole sono regole, è stato un po’ sfortunato lui. Poi ho cercato di mantenere la terza posizione, le Red Bull erano super veloci negli ultimi giri. Rispetto al GP del Bahrain è stato unh progresso, ho trovato più passo gara anche se a dire il vero manca ancora qualche decimo, ma li troverò”.
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