Australian Open, epica finale tra Medvedev e Nadal. Lo spagnolo rimonta due set di svantaggio e vince dopo 5 ore e 24 minuti di match (2-6; 6-7: 6-4; 6-4; 7-6).
Rafa Nadal riscrive la storia: sulla superficie della Rod Laver Arena il maiorchino rimonta due set di svantaggio a Danill Medvedev, e mette il ventunesimo sigillo slam della propria gloriosa carriera.
Gli Australian Open applaudono ancora una volta il mancino più forte della storia del tennis, che a 35 anni ha retto l’impatto con un match estenuante, al cospetto di un avversario dominante dal punto di vista fisico.
Medvedev è stato il solito martello pneumatico sin dai primi scambi: efficace al servizio, il russo si è mosso con grande disinvoltura lungo il campo, mettendo a seria prova le energie dell’avversario, madido di sudore dopo tre games durati quasi mezzora.
Medvedev si è imposto nel prosieguo del set con una certa autorevolezza: schizzato sul 4-1 grazie a uno smash potente, il moscovita ha strappato il break nel settimo game, con Nadal che ha commesso due doppi falli consecutivi.
Medvedev ha messo dunque il punto esclamativo sul set con un ace, che sembrava chiaro segnale del futuro andamento del match.
Nadal non si è scomposto: inizio secondo set favorevole allo spagnolo, che conquista il break del 3-1 dopo un errore di Medvedev col rovescio. Il maiorchino si spinge sino al 4-1 con un servizio vincente, e ha mantenuto ancora la battuta sul 5-3, costringendo Medvedev a rete con una smorzata.
Medvedev non si è arreso: nel nono game ha annullato un set point all’avversario, e si è rimesso in carreggiata con un serve and volley. Si va al tie-break e Medvedev riesce ad imporsi 7-5, mettendo un’ipoteca sul risultato finale.
Nel terzo set, sul 3-2 per Medvedev, inizia un’altra partita: il russo si guadagna tre chances per il break che metterebbe fine al match e alle velleità di gloria nadaliane.
Lo spagnolo, in apnea, ha tirato fuori il meglio: annullate le tre palle break, e ha pareggiato i conti con il gioco a rete. Sul 3-3 Medvedev subisce il contraccolpo psicologico: Nadal, rinvigorito, ha profittato di alcune scelte sbagliate dell’avversario, firmando il break nel nono game.
Sul 5-4, il maiorchino ha tenuto la battuta, portandosi sul 6-4 finale.
Nel quarto set il vento soffia inizialmente dalla parte dello spagnolo: Nadal ottiene un break nel terzo gioco dopo un doppio fallo di Medvedev. Il russo rimane in pista con grande carattere, ma Nadal sfrutta una rinnovata fiducia ritrovata al servizio e chiude con una prima per il 6-4.
Nell’ultimo set, sul punteggio di 5 pari, Medvedev spreca un rovescio esiziale in rete. A Nadal basta mantenere il turno in battuta successivo, per vincere il ventunesimo titolo slam della carriera e incidere il proprio nome nella leggenda.
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