La Procura Federale sta indagando sulla cessione del campione portoghese al Manchester United. Tra stipendio e cessione, i magistrati vogliono capire che movimento di soldi è stato prodotto da CR7.
Un nuovo capitolo si aggiunge al caso plusvalenze che sta coinvolgendo la Juventus.
Dopo che la Procura Federale ha cercato di indagare su una “carta segreta” che segnava gli stipendi dei mesi del lockdown, soprattutto riguardanti gli introiti del campione portoghese, Cristiano Ronaldo, oggi si è tentato di andare a fondo della questione legata alla cessione di CR7 al Manchester United.
La Procura di Torino ha, infatti, ottenuto le carte necessarie per indagare sul caso e la stessa Juventus ha comunicato l’evento attraverso un comunicato ufficiale inserito nel sito dei bianconeri e rivolto alla Consob che chiedeva chiarimenti sulle notizie degli ultimi giorni.
Il controllo è legato anche al fatto che i bianconeri sono quotati in Borsa, cercando, dunque, di verificare la trasparenza di tali conti.
Il nuovo decreto di perquisizione è, dunque, legato soprattutto ai valori economici della cessione di Cristiano Ronaldo ed è derivante da un’intercettazione telefonica che ha insospettito gli investigatori.
Nel colloquio preso in considerazione, Federico Cherubini, attuale DS della Juventus, e il capo legale Cesare Gabasio parlavano a telefono, lo scorso 23 settembre, in cui è stata rivelata la presenza di una “carta che teoricamente non dovrebbe esistere”.
La carta non è ancora stata rivelata e la Procura non ha ottenuto informazioni da Cherubini e Arrivabene. Probabile, dunque, che dopo Natale possa essere lo stesso Jorge Mendes, agente di Ronaldo, a testimoniare.
L’addio di Ronaldo dalla Juventus è stato uno dei movimenti più delicati e importanti di questo calciomercato, specie perché arrivato durante le ultime ore di mercato.
I bianconeri non avevano alternative, vista la convinta presa di posizione del campione portoghese che in poco tempo ha comunicato la sua intenzione di lasciare il club, accordandosi con il Manchester United.
La Juventus ha dovuto fare i conti con una minusvalenza pesante dopo aver speso 31 milioni annui al giocatore e 100 milioni per prelevarlo dal Real Madrid, un’enormità che, con il senno di poi, è apparsa insostenibile per le casse di una squadra di Serie A.
Ora la Procura di Torino chiede proprio le carte di questa cessione, per verificare che tutto sia stato fatto secondo le regole, mentre si continua ad indagare sulle plusvalenze sospette e su quella “carta” ancora non trovata.
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