Una vera e propria disfatta per la Juventus.
Nel big match valevole per la 5^ giornata del girone H della fase a gruppi della UEFA Champions League, la banda di Max Allegri subisce un netto 4-0 in casa dei Campioni d’Europa in carica del Chelsea di Thomas Tuchel.
Una superiorità netta, schiacciante e innegabile dei Blues, anche se non si può negare che i bianconeri abbiano palesemente rinunciato a giocare, per risparmiare forze ed energie interamente nella risalita in campionato da qui a fine 2021, essendo ormai certi della qualificazione agli ottavi.
Fattore che comunque non giustifica una tale figuraccia.
La superiorità dei londinesi emerge fin dalle prime battute di gioco, con i vari Kanté, Hudson Odoi e Chillwell a creare subito lo scompiglio nell’area di rigore bianconera.
La Juve regge fino al 25′, quando arriva il gol di Chalobah che apre le danze, contestatissimo dai bianconeri per un tocco di mano dell’ex romanista Rudiger che pare netto ma non viene neanche revisionato al Var.
Da lì in poi è tutto un crescendo dei padroni di casa, con il breve quanto irrilevante intermezzo dell’unica azione da gol juventina, con Locatelli a suggerire in area per Morata che sfiora il gol dell’ex con un pallonetto a scavalcare Mendy in uscita, prima del recupero in extremis dell’ex milanista Thiago Silva.
Per il resto niente, la Juve sparisce dal campo.
E i Blues la fanno da padroni, sfondando soprattutto sulle fasce, con Reece James, Callum Hudson-Odoi e Ben Chillwell – poi uscito per infortunio – a creare lo scompiglio nella retroguardia bianconera.
Che regge solo grazie a uno Szczesny che, nonostante i 4 schiaffi incassati, è seriamente il migliore in campo.
Il polacco tiene a galla la sua squadra nel primo tempo evitando il gol di Reece James e un incursione dalla sinistra di Hudson-Odoi.
Prima di capitolare nella ripresa con il tremendo uno-due proprio dei due sopra citati.
La differenza è abissale sia nella tecnica, che nell’organizzazione tattica, che, soprattutto, nell’intensità, con i londinesi a correre il doppio di una Juve nettamente sulle gambe.
Neanche un possibile finale dignitoso salva la faccia dei bianconeri, puniti poi in pieno recupero anche dal nuovo entrato Timo Werner.
Una sconfitta che fa male, sia per le proporzioni, sia per il palcoscenico prestigioso nel quale è avvenuta, non ultimo per la statistica impietosa: la Juve non subiva un 4-0 dalla storica Domenica 8 Febbraio 2004, all’Olimpico contro la Roma in campionato – con il famoso gesto di Totti !
Per lo più un 4-0 a livello internazionale in casa bianconera non accadeva da prima ancora, 9 Marzo 2000, ritorno degli ottavi di Coppa UEFA in casa del Celta Vigo.
Difesa totalmente sotto choc, centrocampo e attacco inesistenti.
Ribadiamo, è una sconfitta che, comunque, potrebbe anche essere in qualche modo stata costruita ad hoc dai bianconeri, ormai rilassati in Champions e concentrati sul campionato – Sabato c’è l’Atalanta.
Ma ribadiamo anche che una sconfitta così non va bene, per niente.
Voti e pagelle.
Szczesny, voto 7.
Ne prende 4 ma stringi stringi è lui il migliore in campo, dato che ne salva altrettanti…
Difesa della Juve, voto 3.
Inutile sceglierne uno, in difesa son stati tutti ben al di sotto della sufficienza.
Rabiot, voto 4.
Perso totalmente lo smalto che sembrava aver trovato, o meglio ri-trovato, contro la Lazio. Non lavora bene in connessione fra centrocampo e attacco e perde un infinità di palloni.
Locatelli, voto 6 di incoraggiamento.
L’assist per Morata è un pezzo di bravura. Sembra l’unico, o quantomeno uno dei pochi, che almeno vuole provare a giocare.
Attacco della Juve, voto 4.
Inesistente, come la difesa.
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