I giallorossi tornano alla vittoria grazie alla mossa a sorpresa di Josè Mourinho.
Laddove neanche le grandi stelle riescono ad arrivare, ci pensa quella più piccola a brillare la notte del Marassi e rendere la sfida della tredicesima giornata di campionato a tinte giallorosse.
La prima di Andriy Shevchenko come allenatore del Genoa deve lasciare spazio ad una prima volta del tutto inaspettata che rilancia le ambizioni europee e di quarto posto della Roma ed esalta, ancora una volta, la forza di attingere dal proprio vivaio.
Si, perché se Abraham mostra una versione sbiadita e poco convincente di se, risultando protagonista più per un fallo di mano che nega la gioia del gol a Mkhitaryan che per la sua prestazione, ci pensa il giovane Felix Afena-Gyan a risolvere il match.
Di lui già se ne era parlato un gran bene e i primi spezzoni di partita che Mourinho gli aveva tributato, lasciavano presagire la presenza di un talento interessante e da far crescere.
Quel talento, ancora tutto da scoprire, è esploso nella serata del Marassi grazie ad una doppietta siglata in poco più di 20 minuti in cui, prima, sfrutta la cavalcata di un Mkhitaryan in grandissimo spolvero e degno della palma di migliore in campo, se non fosse per la serata da fenomeno del giovane Afena-Gyan, e poi si inventa un fendente da fuori area che non lascia scampo a Sirigu.
In una settimana dove si è detto tanto sulle difficoltà tattiche e numeriche della rosa di Josè Mourinho, che lascia fuori Zaniolo, vede un Pellegrini a mezzo servizio e si affida solo all’estro di Mkhitaryan, schierato in una posizione più consona alle sue qualità, sboccia una nuova stella che, per una sera, si prende le copertine e trascina la Roma ad una vittoria importante.
Le pagelle del Genoa
Sirigu 6: Non ha colpe sulle reti subite, anzi si fa apprezzare per qualche bella uscita.
Biraschi 6: Si fa apprezzare per l’ottima tenuta fisica e per qualche buon ripiegamento sui trequartisti della Roma. (dal 83′ Bianchi SV)
Masiello 5,5: Soffre la velocità dei giallorossi, specie di El Shaarawy che lo supera in più occasioni, una delle quali potrebbe portare al vantaggio capitolino se non fosse per l’errore di Shomurodov.
Vasquez 6: Bravo ad arginare Abraham e si dimostra ben piazzato dal punto di vista atletico. Le azioni pericolose della Roma non arrivano quasi mai dalle sue parti.
Sabelli 5: Soffre più di tutti sia l’avanzata di El Shaarawy, che gli inserimenti di Mkhitaryan. Il risultato è che fa acqua da tutte le parti.
Sturaro 5,5: Non lascia filtrare bene il gioco del grifone e non si fa troppo apprezzare nemmeno negli scontri fisici. Avrebbe l’opportunità di segnare, ma la spreca.
Badelj 5,5: Non velocizza mai la manovra, anzi si dimostra molto lento nelle giocate. (dal 89′ Galdames SV)
Rovella 6: Decisamente il giocatore di maggior qualità della rosa di Sheva. L’italiano si dimostra preciso e importante per la manovra del Genoa che, però, ha fin troppe assenze offensive per capitalizzare le intuizioni del ragazzo.
Cambiaso 5: Questa volta non disputa un gran match. Karsdorp lo costringe ad indietreggiare troppo e difensivamente mostra dei limiti. La sua partita non decolla mai.
Pandev 6: Lotta su ogni pallone con caparbietà e personalità. Alla sua età non è una cosa da poco.
Ekuban 5: Non sorprende mai la difesa giallorossa. In velocità si lascia sorprendere da Ibanez e prova ad aiutare (poche volte) la squadra a salire. Non tira quasi mai.
Andriy Shevchenko 6: Un “sei politico” per l’ucraino costretto a debuttare in Serie A contro una squadra di alta fascia, come la Roma, e senza i giocatori più importanti della rosa. C’è molto da lavorare ma le basi per giudicarlo non possono provenire da questo match.
Le pagelle della Roma
Rui Patricio 6: Spettatore del match. Il Genoa non si fa mai vedere in attacco se non dopo l’ora di gioco in cui è attento nel salvare il risultato, con aiuto di El Shaarawy.
Karsdorp 6,5: Inizia molto bene il match ed è sempre un valore aggiunto grazie alla sua corsa. Sfrutta il fatto che il Genoa è totalmente inesistente in attacco per provare ad avanzare il più possibile.
Mancini 6: Partita tranquilla per lui. Pochissimi scontri e pochi pericoli. Cerca di impostare qualche azione, ma nulla più. Ordinaria amministrazione.
Kumbulla 6: Il Genoa non spaventa più di tanto e anche l’albanese può godersi una serata tranquilla.
Ibanez 6,5: Stravince il duello contro Ekuban che si dimostra meno efficace sia nelle lotte di fisico, che in velocità. Una buona prestazione per il centrale che si conferma anche il migliore della fase difensiva.
El Shaarawy 6,5: Bene in attacco dove spinge con ordine e si propone sempre con discreta pericolosità e decisivo in difesa grazie all’ottimo intervento su Sturaro.
Pellegrini 6: Incide poco sul match, ma ha la scusante di una forma fisica non del tutto ottimale che non gli permette di mostrarsi al meglio.
Veretout 5: Non una grande prestazione da parte del francese che non incide in nessuna zona del campo. Rovina ancora di più la sfida prendendo un cartellino giallo evitabile e molto pesante perché non gli permette di prendere parte alla prossima sfida.
Mkhitaryan 7,5: L’armeno è tornato nella sua forma “magica”. Finalmente si rivede una prestazione di grande livello da parte di un giocatore che, quando è in forma, aumenta la qualità della squadra. Gioca a tutto campo e sembra molto a suo agio nel giocare in un ruolo più centrale rispetto al solito. Suo l’assist sul primo gol e sue anche tutte le giocate pericolose della Roma in questa partita.
Shomourodov 5: Ha un’opportunità colossale tra i piedi ma la sciupa malamente. La sua prima notte da ex non è convincente e a volte sembra che lui e Abraham si calpestino i piedi. (dal 75′ Afena-Gyan 8: “A star is born” al Marassi. L’entrata in campo del giovane ghanese non solo è decisiva ma è anche esplosiva. Ha voglia di spaccare il mondo e trascina un reparto fatto di giocatori esperti e di grandi nomi con la qualità e l’intelligenza di un veterano. Segna il suo primo gol in Serie A e già lascia presagire la festa ma, non contento, decide di inventarsi da fuori area un tiro a giro delizioso per il secondo sigillo. Protagonista).
Abraham 5: Partita incolore dell’inglese che non risulta mai pericoloso, ne risolutivo.
Josè Mourinho 6,5: Non la miglior Roma della stagione, ma basta per prendere 3 importantissimi punti. Sono due le note positive trapelate dal cambio (forzato) di modulo: Mkhitaryan in posizione centrale sembra poter tornare
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