L’Equipe indaga sull’affare Osimhen-Napoli. Lille sotto accusa per aver “agevolato” il club azzurro grazie a un sistema di valutazioni gonfiate.
Torna a far discutere, in Francia, la vicenda Osimhen. Il passaggio dell’attaccante nigeriano dal Lille al Napoli, avvenuto nell’estate 2019, è finito al centro di un’inchiesta condotta da l’Equipe, il noto giornale sportivo francese che, esaminati i documenti del trasferimento, ha rilevato alcuni elementi sospetti.
Alla base del trasferimento di Osimhen dal Lille al Napoli, avvenuto per la somma totale di 71,5 milioni di euro, ci sarebbero una serie di valutazioni gonfiate e plusvalenze fittizie che, secondo quanto affermato dalla fonte, avrebbero “agevolato” il club partenopeo in regime di fair-play finanziario.
Nel contratto stipulato tra le due società, sarebbero stati inclusi 20 milioni da corrispondere nel caso il Napoli avesse raggiunto i quarti di finale di Champions. Non essendosi qualificata, la società partenopea non ha dovuto versare il suddetto importo, che ha abbassato considerevolmente il prezzo di acquisto.
Ai fini della valutazione sono poi stati inseriti i cartellini di alcuni giovani della cantera napoletana (Ciro Palmieri, Luigi Liguori e Claudio Manzi) il cui valore sarebbe stato appositamente gonfiato.
In conclusione, il Lille ha incassato effettivamente solo 36 dei 71,5 milioni previsti dalla cessione di Osimhen, visto che dalla somma totale vanno espunti anche diversi premi di valorizzazione da corrispondere alle società in cui è maturato calcisticamente il ragazzo.
Una questione che fa emergere nuovamente il problema di quanto oggi gli affari di calciomercato non siano a volte adeguatamente regolamentati, e quanto le cifre riportate non corrispondano sempre al reale valore dei calciatori trattati, nè al reale flusso di denaro.
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