L’organizzazione del torneo ha reso noto che verranno ammessi solo i tennisti vaccinati. Il numero uno al mondo, di cui sono note le posizioni in merito, rischia di non prendere parte al primo slam dell’anno.
Se c’è una cosa che “macchia” il 2021 di Novak Djokovic è il non essere riuscito a conquistare il “Grande slam“. Dopo aver vinto gli Australian Open, il Roland Garros e Wimbledon (ai danni del nostro Berrettini), il serbo ha ceduto nella finale degli US Open a Danill Medvedev, abbandonando il sogno di vincere tutti i Majors disponibili.
Naturale, per un campione abituato a porsi sempre nuovi obiettivi, che il “Grande Slam” diventi allora il fine principale della prossima stagione. Ma per raggiungerlo, cosa altrettanto naturale, Novak deve prima prendere parte a questi tornei.
E invece il numero uno del ranking potrebbe essere costretto a saltare l’Australian Open, primo grande appuntamento della stagione, a causa delle norme stringenti in materia di Coronavirus. L’organizzatore del torneo, Craig Tiley, ha infatti dichiarato che chiunque voglia prendere parte all’evento, dal pubblico agli atleti, dovrà essere vaccinato.
Sono note le posizioni di Djokovic in merito alla campagna vaccinale: il fuoriclasse serbo si è più volte esposto contro l’inoculazione del vaccino e, anche recentemente, nel corso di una conferenza tenuta alle ATP Finals, non ha mancato di affermare che “Dovresti avere la libertà di scegliere, di decidere cosa vuoi fare. In questo caso particolare, cosa vuoi mettere nel tuo corpo. Ho sempre difeso la liberà di scelta e continuerò a farlo”.
Se, da una parte, Novak difende la propria libertà di scelta, gli organizzatori dell’Australian Open stabiliscono criteri discrezionali per selezionare il personale ammesso. Djokovic punterà in Australia a vincere il ventunesimo slam della propria carriera e staccare i rivali Federer e Nadal: ma sarà costretto a rivedere le sue posizioni?
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