Doccia gelata per tutto gli appassionati di tennis: le ATP finals, evento conclusivo della stagione che si terrà a Torino, subiscono le restrizioni dettate dall’emergenza Covid-19. Il CTS riduce la capienza degli impianti dal 75 al 60%.
Nessuna eccezione: il CTS, che inizialmente aveva previsto una deroga per permettere l’affluenza del 75% di pubblico alle ATP finals di Torino, fa un passo indietro. Il massimo della capienza consentita sarà del 60%, così come previsto per gli impianti al chiuso dal DL approvato in consiglio dei ministri lo scorso 7 ottobre.
Ciò significa che il 15% dei biglietti venduti per l’evento di tennis più atteso dell’anno dovranno essere rimborsati, e che dunque i titolari non potranno assistere alle gare. Il Pala Alpitour, la cui capienza ammonta a 15.000 persone, ne potrà ospitare dunque un massimo di 9000 e non 11.000 come previsto in origine.
Una misura che si è giudicata necessaria ai fini del contenimento dei contagi e della diffusione del virus. Con l’arrivo della stagione fredda si teme una recrudescenza dell’infezione, la “quarta ondata” del virus, che nelle ultime 24 ore ha mietuto altre 68 vittime e fatto registrare 8.156 nuovi casi, con 37 nuovi ingressi in terapia intensiva.
La parola d’ordine è prudenza. Sicché il Governo preferisce tenere la situazione sotto controllo per evitare che la stessa degeneri e ci costringa a un Natale di restrizioni come quello vissuto lo scorso anno.
Non manca una punta di critica dal mondo del tennis, con Angelo Binaghi, presidente FIT che, pur dicendosi favorevole alla decisione, ha auspicato coerenza da parte del Governo: “Mi aspetto che riducano al 60% anche la capienza di cinema e teatri (oggi al 100% in zona bianca ndr)”, ha dichiarato il massimo dirigente del tennis italiano.
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