I giallorossi vincono in rimonta contro il Cagliari in un match caratterizzato dagli episodi.
Tra polemiche vecchie e nuove e tra protagonisti vecchi e nuovi, il thriller andato in scena all’Unipol Domus di Cagliari viene risolto da una prodezza balistica di Lorenzo Pellegrini che dona alla Roma l’onore dei tre punti conquistati in rimonta.
La Roma di Josè Mourinho, oggi sostituito da Joao Sacramento, si dimostra molto simile, per voglia e cattiveria, a quella vista contro il Napoli e prende subito in mano le redini di un match che sembra destinato ad un assolo capitolino ma che, invece, ha nascosto innumerevoli insidie alla squadra giallorossa.
Perché se da una parte c’era una compagine vogliosa dei tre punti, dall’altra c’era un Cagliari spinto dall’istinto di sopravvivenza e consapevole che una sconfitta poteva portare i Sardi nel baratro dell’ultimo posto.
La squadra di Mazzarri soffre, ma crea le azioni più pericolose colpendo una traversa con il giovane Bellanova e spaventando più volte Rui Patricio.
La partita, però, consuma il suo copione durante i secondi 45 minuti in cui un’occasione vagante in area giallorossa permette a Leonardo Pavoletti di tornare ad assaporare la gioia del gol. Proprio l’italiano avrebbe, sulla sua testa, la palla del possibile k.o. che però spreca malamente.
La Roma gioca bene e non si da per vinta mentre lo Special One decide di sorprendere tutti con la mossa vincente: fuori Vina, compassato e poco preciso, e dentro Afena-Gyan al debutto assoluto in Serie A.
Il giovane, schierato a sorpresa a mo’ di presa di posizione nei confronti dei tanti giocatori “puniti” con la tribuna dopo le vicende di Bodo, si dimostra l’arma vincente per ridare anima e bellezza alla manovra capitolina.
Il ragazzo mangia il campo e ha voglia di stupire, ma i compagni non vogliono essere da meno. Ibanez è al posto giusto nel momento giusto per siglare il gol del pareggio centrando l’interno del palo, ma il meglio deve ancora venire.
Il capitano, Lorenzo Pellegrini si incarica di battere la sua 26ma punizione in carriera e questa volta la parabola disegnata dall’italiano è di sopraffina bellezza e, soprattutto, significa 3 punti per la squadra giallorossa che mantiene saldamente il quarto posto.
Il Cagliari, invece, è il nuovo fanalino di coda di questo campionato e non resta che recriminare per qualche episodio arbitrale che non è piaciuto molto a Mazzarri.
Il VAR non ravvede, secondo l’allenatore dei Sardi, un fallo di Zaniolo su Lykogiannis durante l’azione del primo gol riaprendo il dibattito sull’assistente virtuale, ma poi ravviva la conferenza stampa anche con il proprio punto di vista riguardo un sospetto contatto su Pavoletti in area di rigore, dove l’arbitro ha preferito proseguire.
Le pagelle del Cagliari
Cragno 5,5: Non ha colpe sul gol di Ibanez, ma sulla punizione di Pellegrini, per quanto molto bella, poteva posizionarsi sicuramente meglio.
Zappa 5: Non una gran partita del giovane italiano che non riesce ad imporsi ne in fase difensiva, ne in quella offensiva dove sbaglia fin troppi palloni.
Ceppitelli 6,5: Buona partita su Abraham e nessun grave errore commesso in un match dove l’avversario aveva una forza offensiva non indifferente.
Carboni 6: Sempre attento e diligente in zona difensiva. La sua prestazione non differisce troppo da quella di Ceppitelli, ma la qualità nelle aperture latita.
Lykogiannis 5,5: Soffre molto gli spunti di Zaniolo e non riesce a rendersi pericoloso in zona offensiva dove, di solito, è una possibile arma vincente per gli uomini di Mazzarri.
Marin 6: Sempre chirurgico e geometrico nelle sue giocate. Peccato che nel secondo tempo la squadra cali di qualità, ma non per sue colpe.
Grassi 5: Molto male. L’italiano è un fantasma durante gli 80 minuti in cui gioca e non sfrutta affatto la possibilità datagli da Mazzarri. Annichilito dal centrocampo giallorosso. (dal 80′ oliva SV)
Deiola 5: Gioca in un ruolo non suo e si vede. Non riesce ad imporsi e non entra mai in partita (dal 80′ Keità Balde SV)
Bellanova 6: Prestazione importante la sua che, nel primo tempo, si potrebbe arricchire con un gol se non fosse che la traversa dice di no alla sua conclusione. Meriterebbe un voto più alto, ma dimentica totalmente la marcatura su Ibanez per il pareggio giallorosso.
Pavoletti 6 – Croce e delizia. Trova il gol del vantaggio e fa sognare la Unipol Domus, ma poi manda in frantumi gli stessi sogni divorandosi un gol di testa.
Joao Pedro 5: Oggi gli riesce poco o nulla. Brava la Roma ad imbrigliare il giocatore più tecnico della squadra, ma anche dal punto di vista fisico sembrava abbastanza spompato.
Walter Mazzarri 5,5: Prestazione nemmeno tanto malvagia se non fosse che dopo il gol di Ibanez la spina si stacca completamente. Il Cagliari mostra di non avere troppa capacità di reazione e di reagire e si trova all’ultimo posto di questo campionato e la cosa più grave è che è del tutto meritato.
Le pagelle della Roma
Rui Patricio 7: Si salva su Bellanova ed è incolpevole su Pavoletti, ma il portoghese torna ad essere decisivo nel secondo tempo dove compie almeno due parate miracolose, specie quella sullo stesso Pavoletti che sembrava andare a botta sicura di testa.
Karsdorp 6,5: Un motorino che non ha bisogno di fermarsi per fare benzina. Per novanta minuti scherza sulla fascia di Lykogiannis ed è provvidenziale la sua presenza per la rimonta.
Mancini 6 – Partita ordinaria, senza alcune difficoltà.
Ibañez 6 – Anche lui fa parte dei giocatori “croce e delizia” di questo match. Il gol del pareggio è importantissimo per il morale dei giallorossi, peccato che il gol di Pavoletti derivi anche da un suo errato posizionamento.
Viña 4,5: Compassato, stanco e sfiduciato. Passano solo 8 minuti e Bellanova lo asfalta su quella fascia facendo capire che oggi l’uruguagio è del tutto innocuo. La sua partita dura poco più di 50 minuti ed è sicuramente una delle peggiori uscite che ha mai fatto in Italia. (dal 57′ Afena-Gyan 7: La mossa di Mourinho. Il giovane entra per il suo debutto assoluto e mostra di avere fame, voglia e grinta. La rimonta passa dai suoi piedi e il futuro sembra luminoso).
Cristante 6: Tanto ordine nella prestazione del ragazzo che si dimostra pericoloso anche sulle palle inattive. Dona imprevedibilità alla tattica giallorossa posizionandosi su più ruoli a seconda delle necessità.
Veretout 5: Sembra molto stanco, già nella sfida contro il Napoli si vedeva che ripartiva a singhiozzo e oggi sono pochissime le volte in cui ha preso iniziativa. (dal 91′ Kumbulla SV)
Zaniolo 6,5: Finalmente riesce a mettersi in mostra! Trova subito voglia e coraggio per sfidare gli avversari negli uno contro uno, tanto da spingere Mazzarri a chiedere il raddoppio di marcatura che permette ad altri di inserirsi. Oggi è stato importantissimo per la squadra. (dal 81′ Calafiori SV)
Pellegrini 7,5: MVP del match. Il capitano giallorosso è bravissimo a esaltare il gioco dei compagni e propiziare molte sortite offensive finché non arriva il momento del calcio di punizione. Una vera prodezza balistica e tecnica che permette ai giallorossi di festeggiare i tre punti. Per la cronaca, è sua anche l’assist ad Ibanez.
Mkhitaryan 5: Anche oggi non è paragonabile al fenomeno armeno ammirato fino a qualche settimana fa. Sembra stanco e meno “geniale” del solito. (dal 46′ El Shaarawy 6: Entra bene e si dimostra utile nel secondo tempo che gioca)
Abraham 5,5: Prova ad essere utile di fisico, ma oggi la sua prestazione è poco convincente. Merito anche dei centrali del Cagliari.
Joao Sacramento 6: C’è lui a far le veci di Mourinho, vista la squalifica. La Roma gioca bene ma rischia anche tanto, specie nella prima ora di gioco. Fortunatamente arriva la reazione e i tre punti pesano come un macigno sia sul morale che sulla classifica.
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