Il tecnico portoghese si prepara per la sfida di UEFA Conference League contro il CSKA Sofia.
Dopo il doppio confronto contro il Trabzonspor, la Roma può riassaporare una fase a gironi di uno dei maggiori tornei redatti dalla UEFA e sarà protagonista nella prima edizione della Conference League.
C’è subito il CSKA Sofia nel destino di Josè Mourinho e dei suoi ragazzi che sono prontissimi ad affrontare questa sfida con la consapevolezza di essere una delle squadre, per rosa e per storia, favorite alla vittoria finale.
Dopo 5 vittorie consecutive e tante buone prestazioni, lo Special One si scompone in conferenza stampa dicendo che vuole fermamente la vittoria della UEFA Conference League.
Certo, cinque vittorie non sono cinquanta e secondo il portoghese non ci sono ancora le ragioni per essere ultra ottimisti, ma, nonostante il campionato sia l’obiettivo numero 1, l’ambizione è quella di vincere la competizione europea per mettere in bacheca un trofeo internazionale e permettere a Mourinho di arrivare ad essere l’unico allenatore vincitore di tutte e tre le coppe.
I giocatori, come dice Mou, non sanno ancora quali saranno le scelte per domani e tra i possibili esclusi c’è Nicolò Zaniolo. Giocatori come lui devono essere gestiti bene e senza pressioni perché, nonostante l’infortunio sia passato, si nota la stanchezza del ragazzo che oltre a difendere i colori della Roma, ha giocato anche con la Nazionale.
La Conference League sarà la possibilità, per chi gioca poco, di essere performanti e di mostrare il proprio talento. Fino ad ora, il tecnico capitolino, ha usato solo 13 giocatori nella formazione titolare, ma di questo Mourinho non si preoccupa appellandosi all’intelligenza dei giocatori.
El Shaarawy, ad esempio, è un giocatore importante per il portoghese e ha caratteristiche importanti che possono permettere (come contro il Sassuolo) di risolvere partite difficili.
L’unica novità, prevedibile, riguarda gli esterni in cui Matias Vina, acciaccato e affaticato dai tanti impegni ravvicinati, non giocherà a favore del giovane Calafiori. L’accoglienza dei tanti tifosi fuori il ristorante in cui mangiavano i giocatori della Roma, è stata ben gradita.
Secondo Mourinho, l’ambiente sta mostrando il suo calore ed è importante che anche giocatori come Vina e Abraham, alla prima esperienza in giallorosso, capiscano quanto è ambiziosa la piazza.
La Roma, già lo scorso anno, ha avuto un buon feeling con le coppe europee, tranne nella semifinale d’andata contro il Manchester United che viene giustificata da Mourinho per l’enorme differenza qualitativa tra le due rose.
I giallorossi sono pronti a debuttare in questa competizione e mostrare a tutti che non snobberà la prima edizione della UEFA Conference League.
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