Continua il momento orribile della Juventus.
Per la 3^ giornata di Serie A, i bianconeri capitolano ancora, perdendo 2-1 in casa del Napoli di Luciano Spalletti.
Seconda sconfitta stagionale, consecutive, naturalmente entrambe in campionato, prima sconfitta esterna stagionale – dopo il clamoroso 0-1 casalingo contro l’Empoli lo scorso turno.
Un punto in 3 partite, la stessa esatta partenza avuta nella stagione 2015/2016, la seconda di Max Allegri da allenatore bianconero.
L’andazzo della partita è palese fin da subito.
Una Juve altamente rimaneggiata – senza i vari Cuadrado, Dybala, Bentancur, Chiesa, Danilo, Alex Sandro e con diversi primavera in panca – e perciò totalmente da reinventare da parte di Allegri, non dimostra di avere alcuna idea di gioco.
Gioco che infatti è completamente appannaggio dei partenopei.
Che iniziano a costruire azioni offensive su quello che poi si rivelerà il decisivo asse Insigne-Politano, con il primo a verticalizzare in area per il secondo che di testa manda alto di poco.
Poi arriva l’episodio che sblocca il match illudendo il popolo bianconero, che dopo diversi gravi errori da parte dei suoi giocatori usufruisce questa volta di un tremendo svarione.
Manolas gestisce male un pallone sulla corsia di destra partenopea, il pressing di Morata ha i suoi frutti e lo spagnolo si immola verso la porta avversaria e supera Ospina in uscita.
1° gol stagionale per lo spagnolo.
Cambia poco la sostanza dei fatti. La partita la fa sempre e solo il Napoli.
Ma i cross di Insigne sbattono spesso sul redivivo Chiellini, fra le pochissime note positive di questa Juve.
Partenopei che cercano la verticalizzazione sostanzialmente da ogni zona del campo, con Di Lorenzo ad agire ora dalla destra ora tramite percussioni centrali.
Juve che, ribadiamo, non costruisce praticamente mai azioni offensive, infatti le rarissime occasioni bianconere arrivano su rari errori partenopei.
Come a fine primo tempo, quando la banda di Allegri sfiora il raddoppio con Kulusevski che viene praticamente servito da un errato retropassaggio di testa da parte di Insigne ma viene stoppato dall’uscita perentoria di Ospina.
A inizio ripresa gli sforzi dei partenopei vengono premiati: dalla distanza Insigne sfodera il suo classico ‘O tir aggir’, il tiro a giro con il destro, Szczesny rischia la presa e ne combina un’altra delle sue, permettendo a Politano il tap-in vincente per il meritato pari napoletano.
Bianconeri che avrebbero un’altra piccola occasione per il raddoppio, ma dalla distanza McKennie la manda di poco a lato.
Dopo di chè è tutto un monologo dei partenopei, che sfiorano il raddoppio con Insigne – addosso a Szczesny – e Mario Rui – gran botta di sinistro dalla distanza con il polacco fuori dai pali, palla alta di poco.
Per poi trovarlo effettivamente, il definitivo raddoppio, in pieno finale.
Kean, inserito da Allegri per dar maggior peso alla fase offensiva -apparso assai in forma dopo la doppietta in Nazionale alla Lituania – si rende protagonista in negativo.
Nel senso, da una mano effettivamente alla fase offensiva, ma quella avversaria: su un calcio d’angolo colpisce di testa all’indietro, nel tentativo di servire Szczeny, con il polacco costretto di fatto a ‘parare’ la testata del compagno di squadra, e a rendere facile facile il gol a Koulibaly, ancora una volta protagonista contro la Juve.
Bianconeri ancora sconfitti e crisi ormai certificata, alla vigilia del debutto in Champions League in casa del Malmo.
Napoli che invece, dal canto suo, sembra ormai essere a suo agio con la guida di Spalletti, a punteggio pieno dopo 3 giornate.
Szczesny, voto 5-
Un portiere esperto sa che non conviene rischiare la presa su conclusioni dalla lunga distanza, e non c’è altro da aggiungere !
Chiellini, voto 6.
Sempre attento sui cross dalla sua parte, una delle poche certezze di questa squadra.
Luca Pellegrini, voto 6.
Spinge per quel che può, ma di fatto non ha alcun appoggio. Merita fiducia.
Rabiot, voto 5.
Ci prova a costruire qualcosa, ma è troppo spesso impreciso negli appoggi.
Locatelli, senza voto.
Ingiudicabile, in quanto di fatto non pervenuto !
Bernardeschi, voto 6.
In una Juve disastrata e priva di qualsivoglia spunto, lui prova a prendersi la fascia destra. Dimostra segni di miglioramento.
Morata, voto 6.
Voto positivo solo per il gol, per il resto evanenscente, ma ha l’attenuante di non ricevere praticamente alcun pallone giocabile.
Kean, voto 5-.
Emblematico il fatto che, anziché dare una mano al suo attacco, la da a quello avversario…
Insigne, voto 7
Leader della costruzione del gioco partenopea, meriterebbe il gol.
Politano, voto 6.
Intesa splendida con Insigne e il gol ne nobilita l’impegno e la scelta di posizionamento.
Koulibaly, voto 6.
Sempre protagonista con la Juve.
Mario Rui, voto 6.5
Spinge forte a sinistra e si rende pericoloso anche quando si accentra.
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