I giallorossi si impongono sui granata grazie ad un secondo tempo spaziale. Punteggio pieno per i ragazzi di Mourinho.
Bastano 45 minuti, i secondi di questa partita, per iscrivere ufficialmente la Roma nel lotto delle squadre più interessanti di questo inizio campionato.
Il caldo clima che l’Arechi di Salerno aveva riservato a questa sfida non ha spaventato, ne intimorito gli ospiti che sfoggiano una prestazione qualitativamente sublime con giocate da campioni e la conferma che qualcosa nell’atteggiamento dei capitolini è davvero cambiato con l’arrivo dello Special One.
Andando con ordine, però, la partita pur essendo stata sempre nelle mani della Roma ha nascosto le sue insidie in un primo tempo in cui il fortino di Castori ha funzionato alla perfezione.
La Salernitana capisce fin da subito che non ha la qualità e le potenzialità per scoprirsi e affrontare a viso aperto i giallorossi, per questo preferiscono una partita attendista e difensivista che sfocia in pochissimi tiri nello specchio, forse solo uno, e in un ottimismo che dura solo un tempo, in cui il risultato è stato fisso sullo 0-0.
Mourinho è abile a non permettere ai suoi di scomporsi o innervosirsi e nel secondo tempo inizia un saggio di eleganza e onnipotenza calcistica del quale tutti sono protagonisti.
Non è un caso se proprio Pellegrini, elogiato in pompa magna dal proprio mister, apra e chiuda le marcature con due gol agli antipodi: uno fortunoso con complicità di Belec, mentre l’altro è uno splendido tiro a giro che non lascia scampo al portiere granata, impietrito ad ammirare la perla.
In mezzo, tantissima qualità, una Roma che diverte e si diverte e i due gol che fissano il risultato sullo 0-4, entrambi di rara bellezza.
Veretout mette a segno il terzo sigillo in due giornate, completando un’azione corale da far vedere alle scuole calcio, mentre l’altro gol è segnato da Tammy Abraham che festeggia la sua prima gioia italiana con un colpo balistico di prima intenzione che si spegne prima sul palo e poi nella rete alle spalle di Belec.
L’inglese gioca con personalità e con enorme qualità e la Roma ne giova.
Il risultato non lascia spazio ad ulteriori spiegazioni: la prima fuori casa di Josè Mourinho è un trionfo e la Roma si dimostra in salute.
Le pagelle della Salernitana
Belec 5: Pulito negli interventi del primo tempo, ma all’apertura dei secondi 45 minuti ha più di una responsabilità sul gol subito da Pellegrini in un tiro non troppo irresistibile, soprattutto considerando che il tiro era centrale. Nulla può sulla grande azione del secondo gol.
Jaroszynski 5: Tiene nel primo tempo, poi viene asfaltato da tutta la fase offensiva della Roma che passa come burro tra le linee granata. (dal 86′ Schiavone SV)
Gyomber 5: Identico discorso del suo compagno di reparto. Il primo tempo è buono, ma nel secondo non c’è una sola giocata che i difensori granata riescano a prevedere.
Aya 5: Buon primo tempo, poi sbaglia il posizionamento sul vantaggio giallorosso anticipando col pensiero, una giocata che non si realizzerà mai visto che Pellegrini, invece di passarla a Mkhitaryan, calcia indisturbato in porta. Anche sul raddoppio giallorosso è disattento subendo un tunnel dall’armeno.
Kechrida 5,5: Non ha modo di spingere in fase offensiva mentre dietro riesce ad essere concreto solo per un tempo. La Roma, nei secondi 45 minuti, fa troppo male e lui si lascia travolgere. (dal 68′ Zortea 5,5: Entra quando i suoi già hanno mollato.)
M.Coulibaly 5,5: Tanto fiato ma poca concretezza. Nel primo tempo fa una buona figura, mentre nel secondo non completa neanche una sola giocata.
Di Tacchio 5,5: Giocatore intelligente e in grado di dare tranquillità alla manovra. Ma, come tutti i suoi compagni, la sua partita dura un tempo, poi nessuno ha più notizie di lui.
Obi 6: Cerca di fare da raccordo tra l’attacco e il centrocampo, ma più passa il tempo, più deve arretrare la propria posizione e aumentare il fortino granata. Non sfigura e fa quel che può. (dal 68′ Capezzi 5,5: Pochissimi palloni toccati.)
Ruggeri 5,5: Tanta corsa, qualche cross ma nessuna vera azione risolutiva per i suoi. Un passo indietro rispetto alla bella prova di Bologna.
L.Coulibaly 5,5: Generoso in più frangenti, ma non è mai stato realmente un pericolo per la difesa della Roma. C’è da dire che è anche servito poco dai suoi compagni. (dal 56′ Simy 5,5: Non ha modo di esprimersi.)
Bonazzoli 5: Primo tempo in sordina con tanto lavoro sporco e un’ammonizione che ha pesato sulle sue lotte fisiche contro la difesa capitolina. Nel secondo tempo ha la possibilità di riaprire il match ma spreca malamente. (dal 85′ Kristoffersen SV)
Fabrizio Castori 5: Per un tempo sembra quasi funzionare la partita rinunciataria e difensiva confezionata ai suoi granata, ma, come prevedibile, se una big del nostro campionato riesce a sorprenderti una sola volta, poi finisce in goleada. Poco coraggio e tanta paura negli occhi dei suoi ragazzi che nel secondo tempo spariscono completamente.
Le pagelle della Roma
Rui Patricio 6: La Salernitana non da problemi all’estremo difensore giallorosso. Spettatore non pagante.
Karsdorp 6,5: La locomotiva olandese non smette di essere decisiva. Altra ottima partita per lui, condita dall’aver propiziato l’azione che ha portato al raddoppio giallorosso.
Mancini 6: Un brivido con Bonazzoli, poi nulla più. 90 minuti di assoluta tranquillità all’Arechi.
Ibanez 6: Come il suo compagno di reparto, guarda i suoi fare piazza pulita dei granata nel secondo tempo. Per il resto, nulla da segnalare.
M.Vina 6,5: Non solo “garra” per l’uruguagio ma anche tanta corsa e qualità. Per la prima volta lo si vede spingere con frequenza in fase d’attacco ed è proprio dai suoi piedi che nasce l’azione per il gol dell’1-0. (dal 83′ Calafiori SV)
Veretout 7,5: Nel primo tempo combatte fisicamente, mentre nel secondo è elegante nel chiudere in rete una splendida azione corale della Roma. Sono 3 gol in 2 partite per il francese che, con gli schemi di Mourinho, sembra inserirsi che una meraviglia in fase d’attacco. Fa anche assist per non farsi mancare nulla. (dal 83′ Diawara SV)
Cristante 6,5: Lo aveva capito anche Mancini quest’estate, l’azzurro è un “normalizzatore” della manovra. Non fa nulla di speciale o complesso, ma le sue giocate, il suo lavoro oscuro e il suo essere raccordo tra difesa e centrocampo aiutano sempre la squadra.
Carles Perez 6: Un assist (non troppo volontario), buona volontà e qualche errore di troppo. Lo spagnolo sembra poter essere di aiuto alla causa di Mourinho, ma dà sempre l’impressione di poter fare molto meglio di quel che dimostra. Oggi strappa una sufficienza. (dal 78′ Shomurodov 6: Qualche buon movimento, ma la partita era già conclusa.)
Pellegrini 8: Bravo a scommettere sulla soluzione personale che, con complicità di Belec, carambola in porta. L’azzurro è sempre intelligente nelle sue giocate, specie in un secondo tempo in cui tutta la Roma ha aumentato i giri. Non c’è bisogno di commentare il gol del 4-0, una bellezza tecnica e balistica che bisogna solo ammirare.
Mkhitaryan 6,5: Nonostante sembri il più stanco nelle fila giallorosse, la qualità dei suoi tocchi sono una delizia per tutti. Glaciale nel leggere l’inserimento di Veretout durante il gol del 2-0, mettendo a referto il primo assist del suo campionato. (dal 71′ El Shaarawy 6: Buon ingresso in un momento della partita in cui non c’era più nulla da chiedere)
Abraham 7,5: Eccola, finalmente, la prima gioia di Tammy in Italia. Staffilata di prima intenzione di destro che sfreccia sul palo alla destra di Belec e si insacca in rete, ma la partita dell’inglese è tanto altro. Propizia con un tocco delizioso il gol del 2-0 ed è sempre dentro la partita con sponde, protezioni e triangolazioni. (dal 83′ Borja Mayoral 6:
Josè Mourinho 7,5: La Roma è brava a non innervosirsi e non scomporsi nei meandri di un primo tempo in cui il fortino granata sembrava invalicabile. La qualità era fin troppa per pensare di lasciare punti all’Arechi e la Roma da vita ad un secondo tempo ineccepibile sotto tutti i punti di vista.
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