L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Empoli. Il tecnico bianconero ha confermato anche l’addio di Cristiano Ronaldo.
Domani alle ore 20:45 debutto casalingo in campionato per la Juventus che in questa seconda giornata di Serie A ospita l’Empoli all’Allianz Stadium.
La prima giornata non è andata come speravano i bianconeri che si sono fatti rimontare da 2-0 a 2-2 contro l’Udinese e domani servirà un pronto riscatto. Una partita, però, alla quale non prenderà parte Cristiano Ronaldo che è già virtualmente un ex giocatore della Juventus.
Il portoghese lascerà il club bianconero nelle prossime ore ed anche Massimiliano Allegri in conferenza stampa ha confermato la sua partenza: “Ieri parlando con Cristiano mi ha detto che non ha intenzione di restare, perciò oggi non si è allenato e domani non sarà convocato. Adesso parliamo dell’Empoli che è la cosa più importante perché a Udine non abbiamo vinto una partita che si era incanalata bene. Domani dovremo fare una prestazione giusta”.
Per Allegri, Ronaldo è già il passato ed il futuro si chiama Empoli, con l’allenatore bianconero che ha sottolineato l’importanza di conquistare i tre punti dopo il pari di Udine: “Direi che stiamo lavorando bene, però bisogna vincere. Dopo la prima partita siamo dispiaciuti per non aver vinto perché sono capitati due imprevisti che possono capitare ma per noi non devono capitare più. Abbiamo fatto una buona partita poi dobbiamo migliorare sul piano del gioco però nel secondo tempo abbiamo sbagliato troppo.Ci stiamo lavorando e stiamo migliorando anche la condizione. Domani ci sarà una bella atmosfera in casa”.
L’argomento principale, tuttavia, non poteva non essere l’addio di CR7. Ad Allegri è stato chiesto se la partenza del fuoriclasse possa responsabilizzare la squadra, ma il tecnico livornese ha affermato come il suo gruppo sia già responsabilizzato: Sono già tutti responsabili, è normale che ora senza Ronaldo tutti devono essere ancora più responsabili, ci sono tanti giovani che devono migliorare tutti sotto tutti i punti di vista. La differenza la farà quando miglioreranno dal punto di vista mentale che ci permetterà di vincere le partite e di gestirle”.
Allegri si è poi detto non deluso dal comportamento di Cristiano Ronaldo, affermando come il portoghese abbia solo fatto una scelta di vita professionale. Il tecnico livornese ha dichiarato come, alla fine, i giocatori vanno, ma la Juventus resta: “Alla Juve sono passati Sivori, Platini, Del Piero, Zidane, Buffon. Grandissimi campioni, è una legge di vita: rimane la Juventus che è la cosa più importante e la base per avere dei risultati. È stato tre anni, ha dato il suo apporto, ora va via e la vita va avanti, come è normale che sia”.
Con la partenza di Ronaldo, la Juventus dovrà ora trovare un sostituto sul mercato. Allegri, però, ha dichiarato che arriverà un giocatore solo se questi migliorerà la rosa, altrimenti non arriverà nessuno: “Mancano ancora 3-4 giorni e siamo in linea con le nostre idee, se riusciamo a trovare un giocatore che migliora la rosa bene, altrimenti rimaniamo con questi, abbiamo Arthur fuori che sta per rientrare e la rosa è ottima. Sono contento della rosa bisogna concentrarsi su quelli che abbiamo”.
In uscita, invece, Allegri ha bloccato la partenza di Weston McKennie che considera un giocatore importante ed un giocatore che sa far gol così come molti altri componenti della rosa. Il tecnico bianconero ha infatti sottolineato come i gol verranno distribuiti meglio ed affermando come molti giocatori dovranno migliorare il proprio score come ad esempio Adrien Rabiot a cui Allegri chiede più reti.
Per domani, comunque, Allegri non vuole alibi, ma vuole conquistare i tre punti cercando di evitare gli errori commessi contro l’Udinese. L’allenatore toscano ha affermato come bisognerà giocare una partita rabbiosa dopo quanto accaduto la scorsa settimana: “Intanto domani sera bisogna fare una partita aggressiva, con la rabbia per aver perso i due punti a Udine. Non servono alibi o attenuanti, quelle sono per i deboli e i perdenti. Dobbiamo fare la partita, come a Udine, cercando di vincere”.
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