Terza vittoria in altrettante partite per l’Italia di Davide Mazzanti negli Europei di volley femminile 2021: la squadra azzurra si impone 3-1 sulla Slovacchia in un match certamente più ostico di quelli disputati precedentemente. La nota più positiva della gara è una ritrovata Myriam Sylla (11 punti, ma maggiore solidità in ricezione). Resta da sottolineare un eccessivo numero di errori punto sui quali si dovrà lavorare.
Non accenna a fermarsi la corsa dell’Italia negli Europei di volley femminile. Oggi terza vittoria per le “azzurre” di Davide Mazzanti, che nella pool C, di stanza a Zara, battono 3-1 la Slovacchia di Fenoglio in un match ben più “allenante” di quelli disputati contro Bielorussia e Ungheria.
La squadra tricolore gioca bene nel corso dei primi due parziali, pur risultando troppo “generosa” in termini di errori (12 solo nel primo set), e per lunghi tratti sembra liberare la mente dai fantasmi che l’avevano accompagnata nei suoi esordi, con una ricezione apparsa finalmente più efficace. C’è da registrare, tra gli aspetti negativi, una certa incostanza nel gioco che è costata alle nostre ragazze il terzo set. Aumenta anche il numero di errori punto (30), fatto che può essere giustificato parzialmente dalla maggiore intensità degli scambi, e dalle poche ore di riposo avute, ma sul quale si dovrà comunque riflettere e lavorare.
Dall’altra parte della rete ci si è trovati di fronte una Slovacchia solida e spavalda, seppur consapevole della propria inferiorità tecnica. Le subentrate Fricova e Kriskova si sono rivelate attaccanti da doppia cifra, e quando l’Italia ha allentato la presa nella seconda parte del terzo set, le danubiane hanno mostrato un ottimo gioco riuscendo a prolungare la sfida al quarto parziale.
Mazzanti ha confermato il sestetto delle prime due partite con la sola Danesi al centro. Da parte sua, Fenoglio ha schierato Kosekova-Palgutova in diagonale, con la solita coppia Abrhamova-Pensova al centro e Zernovic-Radosova in banda.
L’inizio di set è piuttosto equilibrato, con Kosekova che risponde agli attacchi di Pietrini chiamando in causa Pensova dal centro (3-3). Anche Orro innesca al centro gli attacchi di Chirichella (5-5), anche se l’intesa tra la palleggiatrice sarda e le sue “blockers”, in particolare Danesi, ha faticato a palesarsi nelle fasi iniziali.
Qualche errore di troppo delle “azzurre” tiene in partita le slovacche sul 9 pari, mentre gli attacchi di Egonu in diagonale ci hanno permesso di mettere a segno un primo break sul 16-14. Anche Pietrini ha mostrato la solita regolarità in attacco, mettendo a terra palloni importanti come quelli del 18-15.
La stessa Egonu ha colpito in parallela per il 20-16, mentre nella parte finale del set sono tornate alla carica le centrali con i primi tempi, di Danesi (21-17) e Chirichella (24-18). Set mandato in archivio proprio da una “fast” della giocatrice di Novara.
Il secondo set vede l’Italia partire con un break di tre punti grazie a una splendida Pietrini. Vantaggio che rimane rassicurante fino al 7-3 (punto di Sylla), prima che la squadra accusi uno di quei piccoli momenti di confusione che la penalizzano, e permette alla Slovacchia di ravvicinarsi con l’ace di Hrusecka (7-6).
Il piccolo momento d’impasse viene subito superato, e le ragazze avanzano sino al 13-6, costringendo Fenoglio a chiamare break. Kriskova, col mani-out, prova ad accorciare (13-8), ma l’Italia scappa nuovamnte con la diagonale di Egonu (17-11). La Slovacchia commette qualche fallo di troppo, mentre Gennari, che Mazzanti decide di alternare con Pietrini un po’ in difficoltà con la ricezione, si carica la squadra sulle spalle: sua la parallela del 23-17, così come la diagonale che chiude il set (25-18).
Il terzo set vede, dopo una prima fase di equilibrio, le azzurre affrontare il primo vero momento di difficoltà in questo torneo: Sylla subisce un ace, mentre un mani out di Fricova, e un errore di Egonu costringono Mazzanti a chiamare il suo primo timeout (10-13).
Le danubiane mantengono tre lunghezze di margine anche al ritorno in campo, portandosi sul 13-16 con la pipe di Radosova. La Slovacchia concede qualcosa e permette alle “azzurre” di riportarsi sotto (17-18), poi Chirichella sfrutta una “slash” e ci proietta sul 19-18.
Sembra che il peggio sia passato e le ragazze si possano avviare verso la vittoria, ma ancora Radosova si fa sentire dalla seconda linea e, in “pipe”, fissa il punteggio sul 20-22. Orro pareggia di “seconda”, ma l’opposto slovacco guadagna alla sua squadra due set point. Le “azzurre” riescono ad annullarli con Egonu e Pietrini, ma cedono ai vantaggi (25-27) dopo un errore della schiacciatrice di Scandicci.
Le fatiche vengono dunque prolungate ad oltranza. Ci si attende una reazione che pare arrivare con l’ace di Egonu per il 5-2. Sylla e Pietrini mantengono le tre lunghezze di margine, poi la squadra di Mazzanti prova ad allungare con un mani-out di Egonu e un muro su Kriskova (15-10).
Il vantaggio si attesta sulle sei lunghezze con gli attacchi di Sylla ed Egonu in diagonale (20-14), poi Kosekova manca l’intesa al centro e le nostre ragazze scappano sul 22-16. A quel momento resta solo da chiudere il match, compito cui provvedono una Sylla galvanizzata dopo un’ottima gara e Chirichella, con la “fast”.
Partita sofferta, ma tant’è. L’Italia vince e resta a punteggio pieno nel girone. Ci sono aspetti su cui lavorare, tra i quali il già citato numero di errori e un gioco che spesso è apparso spesso impreciso. Mercoledì ci attende la Croazia. Ci giochiamo il primato nel girone.
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