Il tanto chiacchierato Fair Play Finanziario potrebbe cambiare radicalmente il proprio regolamento per permettere ai club facenti parte del gruppo UEFA di poter avere più libertà durante le prossime finestre di calciomercato, senza, però, incorrere a spese pazze che possano sforare di molto il budget.
Il nuovo Fair Play Finanziario, annunciato proprio dall’ente UEFA che sta mettendo in ordine gli ultimi dettagli prima di promulgarlo ufficialmente, non richiederà più l’obbligo del pareggio di bilancio, cancellando il “Break-even result” per sostituirlo con il modello denominato Football Earning Rules.
Come si evince dalla riforma, il FER verrà “calcolato considerando il risultato netto di esercizio di ogni singolo club“, ovvero non sarà più obbligatorio mantenere un equilibrio tra entrate ed uscite, ma non si potrà portare in negativo il patrimonio netto.
In caso contrario, avverranno le sanzioni che non possono essere evitate neppure ricorrendo a terzi che decidano di intervenire ed investire sul club permettendogli di risanare il bilancio.
La novità più importante è, sicuramente, il Salary Cap per limitare i costi del club e permettere una miglior circolazione di denaro nel sistema calcio.
Il metodo, ispirato al modello cestistico americano dell’NBA, obbligherebbe i club ad avere un limite massimo di budget spendibile per lo stipendio dei calciatori o dei tecnici.
Chi sforerà il limite dovrà versare la luxury tax, ovvero il club in questione non potrà beneficiare dei premi partecipazione finché le casse non saranno risanate.
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