L’avventura olimpica per i ragazzi di Blengini finisce al quinto set dei quarti di finale contro la rivelazione di questo torneo: l’Argentina di Marcelo Mendez.
Un 2-3 (25-21, 23-25, 22-25, 25-14, 12-15) che sta stretto ai nostri portacolori che terminano la partita con un piccolo rimpianto nel secondo set, quando si sono fatti recuperare e hanno dato fiducia agli avversari.
Una strada in salita quella degli azzurri, complicata dagli infortuni, che ha avuto un epilogo negativo. Ma il bicchiere non è solo mezzo vuoto, basti pensare all’ennesima Prova con la p maiuscola di Alessandro Michieletto (21 punti per lui oggi) che è stato la colonna portante della nazionale nonostante i 19 anni di età.
Juantorena sfodera un’altra immensa prestazione che però non è sufficiente a farci proseguire il cammino olimpico e le sue lacrime a fine partite hanno tutto un altro sapore di quelle viste a Rio2016 al termine della finale. Proprio l’italo-cubano probabilmente nei prossimi giorni darà il suo addio alla maglia azzurra che tanto gli ha dato e purtroppo questa volta gli ha tolto.
Il racconto della partita
I sestetti. Non c’è nessuna sorpresa per le formazioni schierate. Per l’Argentina in maglia bianca scendono in campo: De Cecco-Lima, Conte-Palacios, Solè-Loser e Danani. Per l’Italia tornano in campo tutti i titolari: Giannelli-Zaytsev in diagonale, Juantorena-Michieletto in banda, Galassi-Anzani al centro e il libero Colaci.
L’Italia comincia il primo set ad altissima intensità e si porta avanti con l’ace di Juantorena (3-1). L’Argentina risponde dai nove metri con Palacios e con il tocco di prima intenzione di De Cecco per il +2 (6-8). Galassi che fin qui ha sempre faticato al servizio va a segno per l’8 pari. Nessuna delle due squadre riesce ad andare in fuga ma si vedono attacchi potenti da entrambi le parti e altrettante difese spettacolari. Arriva il secondo ace del giovane centrale in maglia blu (17-15). L’intesa tra Giannelli e Anzani non delude e i punti di vantaggio aumentano (20-17). Lunghezze di vantaggio che i biancocelesti non riescono a recuperare e il punto diretto al servizio di Michieletto consegna il set ai nostri.
Gli scambi di inizio secondo parziale sono molto lunghi ma l’Italia con pazienza e recuperi impossibili riesce a chiuderli in suo favore (6-2). Palacios fatica molto in attacco ma si riprende dai nove metri con il punto del -2 (8-6). Inizia a calare l’efficienza in battuta degli azzurri e l’Argentina rimette tutto in parità. Michieletto con un pallonetto e un muro riporta i suoi in carreggiata (16-14). Un buon turno al servizio di Conte e il buon lavoro dei laterali mandano avanti gli avversari (19-21). Un altro secondo turno in battuta del neoentrato Poglajen crea grandi problemi ai nostri che sono costretti a cedere e la partita si riapre.
Nel terzo set l’Argentina riparte concentrata arriva un muro di Conte e l’ace di De Cecco (1-3). L’Italia si trova costretta a inseguire e Conte diventa un muro invalicabile per tutti gli schiacciatori. Lo stesso schiacciatore diventa inarrestabile anche in attacco e i suoi colpi valgono il +5 (8-13). Vettori e Piano si presentano in campo con il monster block del 10 a 13. Con i primi due attacchi punto dell’opposto azzurro si torna al -1 (15-16). Con Juantorena da posto 4 si torna sul 18 pari. Danani difende ogni pallone e con il tocco di De Cecco che porta Osmany ad invadere, L’Argentina si porta avanti nel conteggio dei set.
Juantorena alza in salto e il suo compagno di reparto chiude il punto del 2 a 0. La parallela di Vettori va a segno per il +4 (5-1). Il mani fuori di Michieletto ci permette in questo quarto parziale la fuga sul 9 a 3 e firma l’ace dell’11 a 5. Giannelli scarica il gioco sui centrali, i quali rispondono presente (16-7). Mendez prova a risolvere le cose con il doppio cambio, entrano Sanchez in regia e Pereyra opposto. Conte fatica soprattutto in ricezione ma è l’ultimo dei suoi ad arrendersi aiutato da Poglajen. Piano attacca con il 100% e permette agli azzurri di riaprire il match.
Sono di Conte i primi due punti del tie-break. Giannelli risponde usando i centrali e poi mura la banda avversaria (3-3). Arriva il break per l’Italia con il primo muro vincente di Galassi della partita (7-5). La parallela di Juantorena ci manda al cambio campo avanti di due. Lima fa male al servizio per due volte di fila (10-12). Ancora una volta Conte risulta il problema per gli azzurri e manda i suoi suol match point. Ed è proprio Lima l’uomo del set che chiude il match.
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