Tadej Pogacar legittima lo scettro di questo Tour de France. Nella tappa più dura, sulle massacranti salite dei Pirenei, lo sloveno ha vinto il braccio di ferro con gli altri big della generale, e vede trionfante il traguardo di Parigi.
Tadej Pogacar blinda il Tour de France: se sussisteva qualche dubbio sul successo del prodigio sloveno, oggi è stato spazzato via dall’incredibile progressione della maglia gialla sul Col du Portet, la salita pià dura di tutta la corsa. Una Hors categorie da ben 16 chilometri, con pendenza media che sfiorava il 9%.
La sua figura un lampo giallo che squarcia la nebbia della cima. Folgorante, non si piega nè ai morsi della fatica, nè agli attacchi degli altri big, Vingegaard e Carapaz, che coriacei riescono a tenerne il passo. Più per regolare i conti tra di loro, a onor del vero, che per reale auspicio di riaprire la corsa.
La maglia gialla ha completato il suo capolavoro, centrando il successo nella frazione più prestigiosa. Una gemma che impreziosisce ancor più il percorso, già lastricato d’oro, di questo campioncino verso il trionfo finale agli Champs Elysee.
Ripreso ad otto chilometri dalla fine un inesauribile Anthony Perez, Pogacar ha provato a dettare legge sulle impervie pendenze del Col du Portet, tenuto a bada da un giovane ostinato come Vingegaard e da Carapaz, che ci tiene a far valere il pedegree del campione in queste ultime tappe.
Entrambi si giocavano una fetta di podio con Rigoberto Uran, ma mentre il portacolori della EF si è staccato a metà della salita, il terzetto ha proseguito sino al traguardo, con Pogacar e Vingegaard ad alternarsi al comando delle operazioni e Carapaz che ha provato a graffiare quando mancavano 1400 metri all’arrivo.
Non c’è stata storia: Tadej si è messo alle spalle del colombiano, sornione, attendendo il momento giusto per azzannare la preda. Momento che si è presentato ai -150 metri, quando il capitano della UAE ha deciso di piazzare la fiammata definitiva. Un’accelerazione bruciante, cui Vingegaard non ha potuto rispondere.
Il danese si accontenta della piazza d’onore e addolcisce il mercoledì amaro della Jumbo Visma, che perde anche kruijswijk ed ora si ritrova a fare la conta fino a Parigi. Terzo Carapaz, per una classifica generale che riflette specularmente l’ordine d’arrivo. Nei prossmi giorni ci sarà da battagliare per il podio e la maglia scalatori (ancora sulle spalle di Poels). In vetta splende di giallo una sola stella luminosa: quella di Tadej Pogacar.
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