L’olandese della Trek ha vinto la tappa di questo Tour de France da Carcassonne a Quillan, dopo essersi lanciato in discesa. Ottima la prova di Mattia Cattaneo, che entra ufficialmente in top 10.
Grande spettacolo nella Carcassonne-Quillan, quattordicesima tappa del Tour de France, che fungeva da antipasto per le grandi scalate pirenaiche. Tappa molto mossa, con ben cinque Gran Premi della montagna e tre tentativi di fuga a farle da cornicie.
Ha vinto Bauke Mollema, andato via in discesa a circa 40 km dall’arrivo. Il corridore della Trek ha staccato la fuga di quattordici corridori che si era formata e ha intrapreso la sua corsa solitaria verso il traguardo.
A inizio tappa c’era stato un primo tentativo di attacco, subito abortito, da parte di Alaphilippe, Pacher e Mohoric. Il primo corridore capace di staccare il gruppo è stato Kristian Sbaragli della Alpecin, che ha subito guadagnato 45 secondi, seguito a una trentina da due corridori di casa, Maxime Chevalier e Anthonyt Turgis.
Sbaragli è stato infine raggiunto dai due transalpini, oltreché dal compagno di squadra Rackaert e da Skujins, della Trek. La fuga a cinque si è spenta poco prima del traguardo volante di Lavelanet, quando il plotone si è ricompattato.
Si è visto dunque Vincenzo Nibali, che ha provato un’azione nella fase di avvicinamento al Col du Montsegur, secondo GPM di giornata. Al messinese hanno prontamente risposto l’inossidabile Pierre Rolland, Fuglsang, Wout Poels, Woods e il nostro Mattia Cattaneo, oggi in grado di resistere nel gruppo inseguitori fino al traguardo.
Un piccolo scossone alla classifica lo ha dato invece l’azione di Guillaume Martin. Il francese della Cofidis ha provato ad entrare nella fuga, che intanto vedeva al comando la coppia Poels-Woods con Cattaneo a ruota. Proprio Woods è transitato per primo in cima al Col de la Croix de Morts (seconda categoria), che gli ha permesso di spodestare Higuita dal trono della classifica scalatori, e rivendicare la maglia a “pois”.
Tappa contraddistinta da continui attacchi e contrattacchi, con una fuga di 14 corridori che si forma ai piedi della Cote de Galinagues. Scollinato il GPM, con Poels in testa, il gruppo in fuga ha assistito, a 50 km dall’arrivo, alla caduta di Michael Woods, fortunatamente senza particolari conseguenze tanto da permettergli di rientrare subito sulla fuga.
Fuga che è stata spezzata dall’accelerazione di Bauke Mollema: l’olandese ha salutato i compagni d’avventura partendo spedito in discesa. L’olandese si è reso imprendibile, scollinando con oltre un minuto di vantaggio l’ultima Cote di giornata, quella di Saint-Louis. Al traguardo, avrà circa un minuto e 10 sul gruppo di Mattia Cattaneo e un minuto e mezzo su quello di Martin, da oggi secondo in classifica nella generale. Conserva un buon margine di 4:04 Pogacar, che con la sua UAE ha tagliato il traguardo con quasi sette minuti di ritardo.
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