Il CT azzurro ha parlato, in conferenza stampa, in vista del match contro la Spagna, valevole per la semifinale di Euro2020.
Di nuovo Wembley e di nuovo l’emozione e l’orgoglio di essere arrivati a giocarsi una delicatissima sfida in questo straordinario palcoscenico, consapevoli di essere tra le migliori quattro di questo torneo.
Di nuovo l’euforia e la voglia di tutti di sentire cantare l’inno nella casa degli inglesi, ma questa volta sarà diverso. Se la prima volta, contro l’Austria, l’eccessiva emozione rischiò di pesare sull’emotività degli azzurri che arrivarono a pochi centimetri dall’eliminazione, oggi c’è la consapevolezza di aver capito cosa questa Nazionale può fare e sarà dovere dei ragazzi dimostrare, sul campo, di essere superiori alla Spagna.
Per aggiudicarsi la sfida più ambita di quest’estate calcistica, ovvero la finale, sempre al Wembley, i ragazzi di Roberto Mancini dovranno superare il difficile scoglio spagnolo che, nonostante qualche critica di troppo, ha mostrato di essere la solita nazionale impossibile da sottovalutare arrivando in semifinale.
Proprio di questo parla il CT azzurro in conferenza stampa: Negli ultimi vent’anni la Spagna ha dominato il mondo del calcio grazie all’ormai nota filosofia del tiki-taka e anche ora, che stanno affrontando un ricambio generazionale, la squadra di Luis Enrique ha le capacità tecniche per arrivare fino in fondo.
Mancini è sicuro nel dire che le doti di palleggio degli spagnoli vanno ammirate e studiate, ma non emulate visto che quella è la loro identità, mentre l’Italia vuole dimostrare di poter proseguire il proprio cammino con il proprio gioco e con la forza del gruppo.
Gruppo che, ad oggi, è più coeso che mai e che ricorda, per certi versi, quella gloriosa Sampdoria condotta da Vialli e Mancini. Il CT concorda che le assonanze sono tante proprio perché lo spirito di squadra è ottimo anche grazie alla presenza di Vialli che lo aiuta e conforta in questa spedizione.
Nella rosa azzurra, però, c’è chi sta passando un periodo non troppo positivo, ovvero Ciro Immobile che sembra non trovare la giusta continuità in questo Europeo. La partita contro il Belgio è stata oggettivamente brutta e va a sommarsi alle precedenti prestazioni che, al di la dei due gol messi a referto, non hanno mostrato le vere doti del campione della Lazio.
Mancini calma gli animi su questo argomento e ricorda a tutti che Immobile è la Scarpa d’Oro della nostra nazionale, oltre ad essere tra i giocatori più forti, dal punto di vista realizzativo, degli ultimi anni. Il CT ricorda anche che, di solito, sono proprio i giocatori criticati durante un Mondiale o un Europeo a risolvere le partite e la speranza è che Ciro possa essere uno di quelli.
Una piccola polemica arriva sul Wembley Stadium che sarà pieno di tifosi… non provenienti da Italia e Spagna. I biglietti sono stati acquistati prima di conoscere le varie combinazioni e ci sarà una grande affluenza di inglesi, cosa che per il CT è ingiusta perché priva di entrambe le nazionali del proprio tifo.
Alcuni giornali italiani sentono già il profumo della finale, ma Mancini frena subito gli entusiasmi dicendo che la partita contro la Spagna non è per nulla semplice e che bisognerà meritare sul campo l’onore di cantare l’inno di Mameli di fronte al pubblico di Wembley (per la terza volta) e di fronte alla Coppa.
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