Nole Djokovic vendica la sconfitta patita in finale lo scorso anno e batte Nadal in quattro set (3-6; 6-3; 7-6; 6-2) sui campi in terra battuta del Roland Garros. Il maiorchino torna a subire una sconfitta nel suo torneo preferito dopo il match del terzo turno nel 2016 contro Granollers.
Lo spettacolo di quella che tutti consideravano la finale anticipata ha entusiasmato il pubblico per oltre quattro ore, tanto che nessuno voleva abbandonare il proprio posto e le autorità hanno dovuto fare un’eccezione, violando i rigidi protocolli relativi al coprifuoco. Il match tra Nole Djokovic e Rafa Nadal, semifinale del Roland Garros 2021 vinta dal serbo in quattro set (3-6; 6-3; 7-6; 6-2) è di quelli che resterà scolpiti negli annali del tennis: non solo perché ci si giocava l’accesso alla finale di un Masters, ma soprattutto perché ha alimentato e arricchito di un nuovo capitolo mozzafiato una delle rivalità sportive più longeve di sempre, tra due atleti che anche quest’oggi non si sono risparmiati, rispondendosi colpo su colpo con giocate di gran classe.
Nole ha interrotto l’egemonia del rivale che durava incontrastata da quattro anni, ma per gran parte del primo set ha temuto di rivivere l’incubo della finale dello scorso torneo, quando soccombette proprio a Nadal con i punteggi di 6-0; 6-2; 7-5 in una finale tenuta in piedi più per orgoglio che per reale capacità di tenere testa all’avversario.
Nadal era partito forte anche questa volta, imponendo il suo ritmo alla partita puntando a mantenere l’avversario lontano dal campo e a battere sul suo nervo scoperto: il dritto in lungolinea. Il maiorchino aveva vinto sino a 5 games, tenendo l’ultimo turno di battuta a 15 con un ace, prima di subire il riscatto avversario.
Nole cominciava a colpire con il rovescio lungolinea, mentre l’avversario accusava un leggero calo che lo portava a perdere tre games consecutivi commettendo errori col rovescio a due mani e anche un doppio fallo in battuta. La partita era piacevole, con i due contendenti che scendevano spesso a rete e beffavano l’avversario con passanti in lob che rendevano difficile il recupero.
Nadal, messo sotto pressione sul 5-3, riusciva a tenere il suo turno di battuta sprecando comunque tre set point, e risolvendo il nono game solo ai vantaggi dopo un errore di Djokovic col rovescio in beck (6-3).
Nel secondo set la situazione si ribaltava con Djokovic a condurre il gioco: il break del serbo, dopo un dritto in cross spedito fuori da Nadal, costringeva il maiorchino sullo 0-2. Pronta la risposta con il contro break firmato dopo aver messo a segno uno smash e costretto Djokovic all’errore.
Sul punteggio di 2-2 Nadal steccava due volte col rovescio consentendo a Djokovic di tenere la battuta. Il serbo registrava un altro break dopo essersi portato sullo 0-40 e la spuntava ai vantaggi, dopo un game molto intenso contraddistinto da parecchi errori su entrambi i fronti, per mettersi avanti 5-2.
Nadal recuperava con un servizio-dritto del 40-15 e un altro errore di Djokovic col rovescio. Ma poi lui stesso steccava una volta col rovescio, mandandolo in rete, e un’altra col dritto, finito abbondantemente largo, consegnando il set all’avversario.
Il terzo set era quello più duro e intenso dal punto di vista fisico: nonostante un maggior numero di aces (4-2) e una migliore percentuale di prime tenute in campo (68-59), Nadal cedeva il suo turno di battuta nel quinto gioco dopo aver commesso due errori col rovescio.
L’iberico veniva ancora una volta salvato dall’arma del dritto nel game successivo, chiuso soltanto ai vantaggi. Ma poi Djokovic piazzava l’allungo due giochi dopo, quando metteva pressione al servizio con un ace, pungeva di nuovo col rovescio in lungolinea e chiudeva il punto del 5-3 costringendo l’avversario a rete in risposta.
Nadal rispondeva prontamente e il set si trascinava sul 6 pari fino al tie-break, dove Djokovic ribaltava una situazione di 4-5 grazie a un ace di seconda e una smorzata sulla quale Nadal non riusciva a recuperare.
Sotto 2-1 nel computo dei set, il mancino spagnolo pagava d’azio le lunghe fatiche di queste settimane, mentre l’avversario dimostrava di avere ancora discrete energie da spendere. Per questo prendeva il largo sino al 5-2, tenendo la battuta a 30, e poi chiudeva i conti sul 6-2 su un dritto abbondante dell’avversario.
Nole andrà dunque a caccia, domenica contro il giovane Tsitsipas, del suo diciannovesimo titolo slam. Nadal cede lo scettro del Roland Garros dopo quattro anni, ma già si è focalizzato sul suo futuro più immediato: Wimbledon e le Olimpiadi.
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