Ventiquattro a 3 nei tiri totali, 8 a 0 nei tiri in porta. Basterebbero questi due dati per descrivere il dominio con cui l’Italia ha ottenuto il 3-0 che è valso la vittoria nell’attesissima partita inaugurale di Euro 2020, giocata allo Stadio Olimpico di Roma. Gli Azzurri partono nel migliore dei modi e ottengono i primi 3 punti nella 1° giornata del Gruppo A, mercoledì 16 giugno sempre a Roma, la sfida con la Svizzera.
Sono passati 5 anni dall’ultima volta della Nazionale Italiana in un grande torneo continentale. Erano gli Europei del 2016 in Francia, e gli Azzurri allora allenati da Antonio Conte uscirono ai rigori contro la Germania Campione del Mondo. In mezzo il flop sportivo più fragoroso, come il mancato accesso ai Mondiali di Russia 2018, fallendo lo sciagurato playoff contro la Svezia nel novembre 2017.
Per questo e per tanti altri motivi, la partita inaugurale di Euro 2020, rinviato di un anno per via della pandemia aveva un sapore speciale. E gli Azzurri, rivoluzionati nell’identità di gioco dal lavoro triennale del CT Roberto Mancini non hanno sbagliato. Netto 3-0 a una Turchia più spauracchio teorico che vera minaccia in campo. Tutte le reti nella ripresa, con l’autorete dello juventino Demiral ad aprire il tabellino e i gol di Immobile e Insigne.
Per l’esordio e il ritorno all’Europeo della Nazionale davanti ai 16.000 dell’Olimpico, Mancini si affida al suo 11 tipo, con l’unica eccezione di Verratti rilevato da Locatelli. Per il resto Donnarumma tra i pali, difesa con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola. A centrocampo il già citato Locatelli assieme a Barella e Jorginho. In avanti Insigne e Berardi a supporto di Immobile nel classico 4-3-3.
Subito va chiarito che all’Olimpico l’Italia gioca quasi da sola, le “paure” dell’attaccante Burak Yilmaz, di Yazici e di Calhanoglu scompaiono contro una Turchia priva di idee e di coraggio ma piena di limiti tecnici, che probabilmente si poneva l’obiettivo di non prenderle.
L‘Italia del nuovo corso di Mancini c’è e si vede. Tanto possesso palla, ricerca del palleggio, movimenti sincronizzati, scambi veloci, pressing offensivo. L’Italia nei primi 45 minuti tiene in mano la partita, non rischia nulla (Donnarumma, Bonucci e Chiellini saranno inoperosi), ma difetta in ritmo, la manovra per quanto “piacevole” non è arrembante e manca cattiveria nella zona decisiva della fase d’attacco. Jorginho è ottimo equilibratore, Barella pensa più a coprire e Locatelli è un po’ timido.
A destra si va ad intermittenza, con un Berardi poco incisivo nel primo tempo e un Florenzi poco coraggioso. Immobile fa un po’ fatica, chiuso tra i centraloni turchi Demiral e Soyuncu. A sinistra però si sfonda con precisione. Insigne è più ragione che istinto nel primo tempo, ma lascia spazi a un propositivo Spinazzola, migliore della prima frazione. Le occasioni capitano, almeno due: Insigne dalla sua mattonella preferita non trova il destro vincente e Chiellini sfiora di testa il gol negato dal portiere avversario. L’Italia c’è, la Turchia no ma la mancanza di velocità e ritmo degli Azzurri bloccano sullo 0-0 all’ intervallo.
Nella ripresa entra Di Lorenzo per Florenzi e l’Italia cambia piglio, mette il piede sull’acceleratore e schiaccia ancora di più una Turchia che è apparsa davvero poca cosa. Se nel primo tempo era a sinistra, nella ripresa gli Azzurri trovano terreno fertile sulla fascia destra, con l’asse Di Lorenzo e Berardi. E la progressione del livello di prestazione dell’ala del Sassuolo è una delle chiavi della partita.
Da una sua discesa, punta l’area, mette in mezzo col destro e trova le deviazione maldestra di Demiral che regala il vantaggio all’Italia. La partita si apre, ci sono spazi, l’Italia è più ariosa e va sempre a destra zona Berardi. Minuto 66. Ancora Berardi a creare, pallone in area che Spinazzola calcia al volo, ribattuta e tap-in vincente di Immobile. La difesa non corre rischi, Barella e Jorginho offrono copertura e attenzione al centrocampo e al 79° si sfrutta un disimpegno errato della Turchia per fare tris. Palla di Immobile ad Insigne e destro a giro questa volta vincente. Buona la prima, 3-0.
TURCHIA – ITALIA 0-3, VOTI E PAGELLE
TOP
SPINAZZOLA, 7: nel difficile primo tempo, è lui il fattore offensivo principale degli Azzurri. Spostando il gioco sul lato sinistro, il laterale della Roma trova spazio da attaccare per le sue progressioni e dribbling e crea più di un problema al terzino Celik. Nella ripresa è meno coinvolto, ma ci mette lo zampino nel 2-0 di Immobile.
BERARDI, 7.5: primo tempo un po’ sottotono, fatica a trovare intesa con un Florenzi troppo timido. Nella ripresa con l’ingresso di Di Lorenzo dalla sua parte si migliore. Connessione che si trova con il terzino del Napoli e Mimmo a destra fa quello che vuole. Non lo tengono e crea dal suo piede l’autogol di Demiral che vale l’1-0 e crea i presupposti per il 2-0.
INSIGNE, 7: Nel primo tempo gioca bene ma pecca nell’ultima scelta ma è comunque utile per creare spazi a Spinazzola coi suoi movimenti. Occasione che non sfrutta sempre nel primo tempo, ma nella ripresa si rifa accogliendo l’assist dell’amico e compagno Immobile (6.5, 1 gol su tap-in e 1 assist facile facile, ma può fare di più, nel primo tempo il più fuori dal gioco).
FLOP
LOCATELLI, 5.5: un po’ brutto mettere qualcuno tra i peggiori in una partita vinta 3-0 e dominata ma il centrocampista del Sassuolo che parte titolare facendo le veci di Verratti fatica più dei compagni. Nel primo tempo con Jorginho limitato dal pressing turco è timido nel proporsi come secondo regista e dà poco in fase offensiva. Nella ripresa la partita diventa più facile ma mentre i colleghi di reparto salgono di livello con Barella che alza il ritmo e Jorginho che ripulisce, lui resta un po’ nel mezzo senza uno sviluppo preciso di cosa fare.
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