Vittoria agevole per il greco, che sfrutta il mismatch sul rosso e regola il n. 2 del mondo in tre set (6-3; 7-6; 7-5): è la quarta semifinale della sua straordinaria stagione sulla terra battuta.
Prima dell’inizio della sessione serale sullo Chatrier i precedenti tra Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev (6-1 a favore del russo) avrebbero potuto suggerire a prima vista un esito diverso o almeno un lungo e incerto braccio di ferro tra due dei migliori tennisti del Tour.
Ma le conclamate incertezze di Medvedev sulla pur veloce terra battuta dello Slam parigino (sempre fuori al primo turno nelle sue prime quattro partecipazioni) e lo straordinario momento di forma del greco, primo nella Race e quest’anno già vincitore a Montecarlo, spiegano bene il risultato finale a favore di quest’ultimo.
Tsitsipas non perde mai il controllo della partita e anche nel set più combattuto (il secondo) dà l’impressione di poter accelerare e rallentare a suo piacimento, muovendo Medvedev con facilità e mettendone in risalto i movimenti poco fluidi e i colpi macchinosi. Ora per il greco l’ostacolo Zverev, che si preannuncia più ostico ma non insormontabile. È Tsitsipas, con Djokovic, l’unico al momento attrezzato per provare a impensierire il pluriennale dominio di Nadal.
Il primo set scivola via rapidamente: dopo un inizio equilibrato l’esuberanza creativa di Tsitsipas comincia a incrinare il tennis regolare di un Medvedev ancora contratto inducendolo ai primi errori gratuiti. Il greco strappa il servizio all’avversario nel quarto game portandosi sul 3-1 e incanala con decisione il parziale.
Medvedev tiene botta e rimane in scia fino al 5-3 dopo le insidie di un ottavo game portato dalla testa di serie n. 5 ai vantaggi. Ma è solo questione di tempo: Tsitsipas chiude nel gioco successivo un set impeccabile, con un irreale 85% di prime palle, 10 vincenti e il suo repertorio tirato a lucido: palle corte, rovesci in diagonale, serve & volley. Gli riesce praticamente tutto.
All’inizio del secondo set Medvedev conferma le difficoltà palesate nel primo parziale e perde la battuta (a zero) già nel terzo game. Ma sul 3-1 e servizio, uscito tramortito da un parziale di 11 punti a 1, il 25enne russo accenna una reazione: tiene serenamente il turno di battuta, poi ottiene il suo primo break rimettendo sui binari il parziale, quindi si conferma nel gioco successivo e mette la freccia (4-3).
Il n. 5 del mondo non si scompone e chiude a zero il game successivo. Il livello di gioco del suo avversario si è alzato però notevolmente: più prime palle, meno gratuiti e la sensazione di una capacità crescente di attaccare e tenere il pallino dello scambio. Complice il calo fisiologico di Tsitsipas Medvedev porta a casa un gioco complicatissimo (il nono), inchiodato per 5 minuti sui vantaggi, poi sciupa due set point nel game successivo ma tornato al servizio si porta sul 6-5 con un violento smash dopo aver pescato l’angolo sinistro del campo dell’avversario con un pregevole lob in tweener. Tutto è vanificato però dal prepotente rientro del n. 1 della Race, che guadagnatosi il tie-break torna a sfoderare i suoi colpi migliori, chiude 7-3 e mette il match ulteriormente in discesa.
Il terzo set si allinea all’andamento generale della partita e regala poche sorprese. Si procede on serve fino al 2-2 (con Tsitsipas che cede qualcosa alla battuta ed è costretto ad annullare due palle break), poi Medvedev tenta la fuga strappando il servizio all’avversario. Sembra aprirsi un varco ma il 22enne greco è bravo a ricucire in modo autorevole, prima portandosi sul 3-4 e poi recuperando a zero il break subito.
Tsitsipas si assicura almeno il tie-break passando in vantaggio sul 6-5, quindi, sotto 0-40 con Medvedev alla battuta, ha la forza di portare il game ai vantaggi e conquistarsi un match point. Il russo tenta l’asso dalla manica con un servizio dal basso ma non riesce nell’effetto sorpresa: il greco sale rapidamente a rete e fulmina l’avversario con un passante lungolinea.
Ad attenderlo al varco in semifinale c’è ora Alexander Zverev, che nell’altro match di giornata ha travolto come da pronostico lo spagnolo nonché suo omonimo Alejandro Davidovich Fokina (6-4; 6-1; 6-1).
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