Il next-gen italiano spreca il turno in battuta che potrebbe consegnargli il primo set, dura il tempo di una fugace reazione nel secondo e sparisce dal campo nel terzo. Al Roland Garros comanda ancora la vecchia guardia.
Ci sarà tempo per la rivoluzione: sui campi in terra battuta del Roland Garros il re detta ancora legge. Rafa Nadal ha battuto Jannik Sinner in tre set (7-5; 6-3; 6-0), interrompendo la corsa dell’altoatesino agli ottavi di finale. Un match che, se non rappresenta un passo indietro per il giovane tennista azzurro, dimostra ancora l’abisso che lo separa dai migliori al mondo.
A Nadal, che non aveva giocato un primo set sui suoi standard, è bastato accelerare nel momento cruciale del match per mettere in scacco il giovane avversario che ha finito per eclissarsi letteralmente dal campo. Nonostante alcune statistiche raccontino il contrario (Sinner ha servito con un 66% di prime contro il 58% del maiorchino), Nadal ha dato l’impressione di essere padrone del campo e del match, fatta eccezione per una fase del primo parziale in cui Sinner si era guadagnato la possibilità di servire per andare sull’1-0.
Al classe 2001 è forse mancata l’esperienza necessaria che ti permette di reagire ai momenti di impasse. Prova ne è il terzo set, quando Sinner è completamente sparito dal match lasciando campo libero all’avversario. Una lezione che servirà sicuramente per crescere e rimanere maggiormente concentrati nei match futuri.
Il racconto del match
Partenza lampo di Nadal, che in appena sei minuti di gioco si ritrova già sul 2-0 (firmando due aces). Sinner reagisce e, complice un calo dell’avversario, dà vita alla sua miglior serie dell’incontro: quattro game di fila, che lo vedono mettere l’iberico sotto pressione. Nadal gli concede un contro-break, sul punteggio di 2-0, mandando out una risposta col rovescio.
Ma sono ancora i colpi profondi dell’altoatesino, che fa muovere tanto il suo avversario, a costringerlo all’errore: sul punteggio di 2-2 (30-40), il maiorchino manda in rete un rovescio che permette a Sinner di portarsi avanti 3-2 nel computo dei games e sottrargli ancora la battuta.
Il game successivo si protrae ai vantaggi, e Sinner riesce a spuntarla con un ultimo scambio impostato su una serie di dritti potenti, che costringono ancora Nadal a mandare out la risposta. Il maiorchino prova a riprendere in mano le redini del match con un turno di battuta chiuso a zero, ma Jannik gli risponde da pari con un game perfetto, nel quale il 13 volte campione di questo torneo concede ben quattro errori, e permette al tennista azzurro di andare sul 5-3
Sarebbe il momento di sferrare il primo colpo da KO, invece Nadal chiude con una volée uno scambio intensissimo, e approfitta di un dritto in rete dell’avversario per tenere la battuta e portarsi sul 5-4.
Sinner ha comunque la chance per chiudere il set andando a servire, ma la spreca miseramente con un doppio fallo sullo 0-40. Scampato il pericolo, Nadal imprime la prima accelerazione al match e vince i successivi due games, costellati di errori da parte dell’avversario, che alla fine gli regala il set mandando out un dritto.
Nel secondo parziale il dominio di Nadal è perentorio: si ritrova 2-0 dopo aver risolto uno scambio con una volée, e tiene il secondo turno di battuta a 30, trafiggendo l’avversario in contropiede. Sul 3-0 Sinner perde anche il servizio a 15 subendo un pregevole rovescio lungolinea.
L’italiano trova la forza di reagire e vince i due game successivi tenendo la battuta a 15 dopo un errore di Nadal col rovescio. Ma è solo una fugace folgorazione: il maiorchino torna ad essere padrone della partita e, dopo aver firmato un altro break a 15, chiude il set sul 6-3 con un servizio vincente che costringe Sinner all’errore in risposta.
Il contraccolpo psicologico si fa sentire. Nel terzo set non c’è praticamente partita: Nadal aumenta i giri del motore mentre Sinner, apparso anche stremato nelle forze, viene costretto a tenere scambi lunghi che spesso lo inducono all’errore.
Nadal tiene il primo turno di battuta a zero, con un ace, portandosi avanti di due games. Sinner sbaglia due volte col rovescio e perde la battuta a 15, mentre il suo avversario fa male con lo stesso colpo in cross e si porta sul 4-0 nel computo dei games.
Un minimo di battaglia si intravede nel quinto gioco, quando Sinner recupera da una situazione di 0-30, ma spreca tutto commettendo un doppio fallo. Sul 5-0, e con la possibilità di servire per il match, Nadal subisce la reazione d’orgoglio dell’avversario, che porta il game ai vantaggi e gli annulla anche un match point costringendolo a un errore col dritto in cross.
Il maiorchino si guadagna però una seconda possibilità, e stavolta piazza un servizio vincente sul quale Sinner non può opporsi, rispondendo in rete.
Una sconfitta che fa il paio con quella subita da Musetti, sconfitto da Djokovic in cinque set dopo aver vinto i primi due al tie-break, ed essersi ritirato per un problema fisico sul punteggio di 4-0 nell’ultima frazione (6-7; 6-7; 6-1; 6-0; 4-0). A Parigi comanda la vecchia guardia. I nuovi possono aspettare.
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