L’allenatore della Juventus Andrea Pirlo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicatissima sfida contro il Sassuolo. Il tecnico bianconero ha suonato la carica in vista di domani, invitando l’ambiente a credere nella Champions.
Domani alle ore 20:45 sfida appassionante al Mapei Stadium di Reggio Emilia dove il Sassuolo ospita la Juventus nella gara valevole per la trentaseiesima giornata di Serie A.
I neroverdi hanno ancora grosse speranze di accedere alla nuova Conference League, mentre i bianconeri non possono più sbagliare dopo il tracollo interno di domenica sera contro il Milan. La corsa Champions si è complicata molto ed ora la Juventus non dipende più da se stessa, con la Vecchia Signora costretta a vincere le restanti sfide e sperare in qualche passo falso.
Partecipare alla prossima Champions League è diventato molto difficile per la Juventus, ma Andrea Pirlo non ha ancora gettato la spugna. In conferenza stampa, il tecnico bianconero ha spronato la squadra e l’ambiente, affermando come nulla sia precluso: “Dobbiamo fare una grande partita, ma la cosa più importante è che non voglio vedere rassegnazione perché ci sono ancora tre partite e siamo ad un punto dalla Champions ed essendo da tanti anni nel calcio ne ho viste di tutte i colori. Ho visto vincere campionati all’ultima giornata, ho visto Champions perse all’ultimo secondo e io ho perso una Champions vincendo per 3-0. Non ci deve essere grande rassegnazione ma deve esserci grande positività sapendo che abbiamo ancora la possibilità di andare Champions e questa deve essere la cosa più importante per noi”.
La sconfitta contro il Milan ha lasciato grande delusione in casa bianconero come affermato dallo stesso Pirlo, ma l‘allenatore ha ribadito come nel calcio tutto può succedere. Pirlo ha suonato poi la carica in vista di queste ultime tre importanti sfide: “Il nostro obiettivo non cambia, il calcio può regalarti grandi soddisfazioni all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Abbiamo il dovere di crederci fino alla fine”.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo domani, possibile partenza dal 1′ per Danilo ed Arthur che non hanno giocato contro il Milan. Potrebbe, invece, partire dalla panchina Cristiano Ronaldo che contro il Milan ha disputato forse la peggior partita da quando è alla Juventus, ma Pirlo non ha voluto sciogliere le riserve: “Non abbiamo ancora parlato di questo lui ha giocato tante partite quest’anno e le ha fatto bene facendo tanti gol. Vedremo come sta oggi e decideremo cosa fare. Domani è una partita importante e spero di avere tutti a disposizione”.
Pirlo ha poi parlato anche della situazione stipendi in casa Juventus, considerato il periodo in cui stiamo vivendo e quello che sta succedendo in alcune società tra cui l’Inter. Il tecnico bianconero ha affermato come non ci siano problemi riguardo ciò e c’è dunque serenità da questo punto di vista.
Tornando a questioni di campo, Pirlo ha voluto ribadire come ci sia stata sempre sintonia con la società sul mercato, sia in estate che a Gennaio e che un nuovo attaccante non è arrivato perché non si è presentata l’occasione giusta. Per quanto riguarda il suo futuro, invece, il tecnico non si è preoccupato di un possibile esonero ed ha preferito non sbilanciarsi: “Io non ho paura penso solo al bene della Juventus che è più importante di tutto e poi i risultati diranno se sarò ancora l’allenatore, però la Juventus viene prima di tutto e io cercherò di fare il meglio per questa società finché sarò qua”.
Domani Pirlo si aspetta una prova orgogliosa da tutti i giocatori, indipendentemente da chi scenderà in campo domani. Mancano solo 3 partite e l’allenatore bianconero vuole essere in gioco fino alla fine: “”Io voglio un riscatto di tutti non solo di Dybala perché domani deve esserci una prova di orgoglio collettiva. Se giocherà Dybala o Ronaldo non mi importante, la squadra deve avere la voglia di onorare questa maglia prestigiosa perché non possiamo permetterci delle gare come quella scorsa”.
Pirlo ha poi chiarito le sue dichiarazioni di domenica sera, quando aveva detto che si era adattato ai giocatori che aveva, ricordando molto ciò che disse Sarri lo scorso anno. Il tecnico ha affermato come si sia adattato a causa di infortuni e COVID-19 che non gli hanno permesso di poter attuare la propria idea di gioco: “Avevo in mente qualcosa ma ad esempio non ho messo sempre la stessa formazione anche perché non ho avuto sempre tutti a disposizione. Quindi in base a tutto quello che è successo durante l’anno ogni partita diventava diversa da programmare e impostare”.
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