Nella Super-sfida che chiude la 35^ di Serie A, la grande classica del calcio italiano valevole come forse definitivo snodo Champions League, il Milan di Stefano Pioli espugna il campo della Juventus del grande ex Andrea Pirlo con un netto 0-3.
Completo disastro dei bianconeri, mentre i Diavoli rossoneri volano in Paradiso.
Per la prima volta la Juve perde allo Stadium contro i rossoneri e non riesce a fargli gol, di contro vittoria quindi molto rilevante sul piano storico statistico per il Milan, essendo il primo exploit nello stadio di proprietà dei bianconeri.
Il tutto alla fine di una prestazione quasi perfetta e priva di sbavature da parte degli ospiti.
In vantaggio con uno splendido destro a giro dal limite dell’area al termine di un primo tempo tutto sommato equilibrato.
Con occasioni da una parte e dall’altra e con entrambe le squadre che provano a sfondare sulle corsie esterne.
La Juve con Cuadrado a destra e con Alex Sandro a sinistra, fra le poche note positive di una serata nera.
Il Milan con un Theo Hernandez scatenato sulla corsia mancina.
Sul francese decisivo proprio Alex Sandro a deviare un pericoloso fendente tagliato proprio dall’ex Real Madrid che poteva mandare in gol Ibrahimovic totalmente solo a centro area.
Primo tempo come detto alquanto equilibrato con la Juve che provava a organizzare qualche sortita offensiva, sbattendo ora contro la difesa avversaria -destro al volo di De Ligt – o fallendo di poco – su uno dei 4 corner battuti nel primo tempo dalla Juve, Donnarumma va a vuoto e Capitan Chiellini colpisce di testa a lato di un soffio a porta vuota !
Poi i rossoneri prendono in mano il pallino del gioco per tutta la ripresa, costruendo le basi per il vantaggio.
E per il dominio del secondo tempo, cominciato sorprendentemente bene dalla Juve con la grande occasione di Bentancur -praticamente peggiore in campo – che con un gran destro rasoterra di prima intenzione impegna severamente Donnarumma, che però è bravissimo.
Bianconeri che sembrava potessero svoltare dopo il rigore che Szczesny para a Kessié-3° rigore parato ai rossoneri dal polacco, 1° rigore fallito in carriera dal franco-ivoriano, ma la reazione non arriva.
Rossoneri che ormai hanno la strada spianata e concretizzano la concreta superiorità con un tremendo uno-due fra il 78′ e l’82’.
Prima il piattone destro dalla lunga distanza di Rebic che si insacca sotto l’incrocio dei pali, poi la dormita difensiva bianconera sul calcio di punizione di Calhanoglu ribadito in rete da Tomori – 1° gol in Italia a sancire una ottima prestazione.
Nel finale la Juve prova un moto d’orgoglio ma il gol della bandiera non arriva nonostante gli sforzi del nuovo entrato Dybala-gettato nella mischia da Pirlo forse troppo tardi.
Per il Milan un trionfo fondamentale, per la Juve un tremendo crollo verticale.
Szczesny voto 5.5
Sul primo gol ci mette del suo con una uscita sciagurata e un mancato recupero della posizione, benino sul penalty -calciato però non al meglio da Kessié.
Cuadrado, voto 6
Una delle pochissime note positive della serata. Corre tanto e piazza tantissimi palloni a centro area.
Alex Sandro, voto 6.5.
Fa eco all’omologo collega colombiano, tanto sacrificio, soprattutto in fase di ripiegamento.
Rabiot, voto 6 di incoraggiamento.
Anche lui prova a sacrificarsi per la squadra, talvolta scontrandosi anche con un gigante come Ibra.
Chiesta, voto 5.
Monumentale all’andata, autore di una magnifica doppietta, stavolta insolitamente fiacco e impreciso.
Bentancur, voto 4.
Stasera l’apoteosi di una stagione disastrosa, praticamente sempre impreciso in appoggi e disimpegni.
Cristiano Ronaldo, voto 4.
Anche lui praticamente non esiste. Una tale scena muta da parte sua in una partita fondamentale come questa non è tollerabile.
Dybala, voto 6.5
Pirlo lo getta nella mischia troppo tardi, lui costruisce due nitide occasioni per il gol della bandiera. Altra fra le pochissime note positive.
Kulusevski, voto 6.
Anche lui entra in campo forse troppo tardi, anche lui prova a fare del suo meglio, ma anche per lui è troppo tardi.
Donnarumma, voto 6.
Paratissima su Bentancur a inizio secondo tempo, preludio all’apoteosi rossonera.
Calabria, voto 6.5
Gara di sostanza, muscolare, anche se viene picchiato per tutto il match.
Kjaer, voto 7.
Sempre attento in difesa, da parte sua non passa palla praticamente.
Tomori, voto 7.
Sembra ormai essere entrato negli automatismi rossoneri. Prestazione di sostanza, fisica e di controllo, suggellata dal 1° gol in Italia della sua carriera.
Theo Hernandez, voto 7.5
Le sue sgroppate sulla sinistra sempre significative, nel primo tempo solo Alex Sandro evita che l’ex Real mandi in gol Ibrahimovic.
Bennacer, voto 6.5
Tanti palloni recuperati in mezzo al campo.
Kessié, voto 6.
Sempre al centro delle ripartenze rossonere. Il rigore fallito non sporca troppo la prestazione.
Brahim Diaz, voto 7.
Un gol strepitoso a suggello di una grande prestazione da incursore.
Ibrahimovic, voto 5.5
Dalla cintola in giù la sua ex squadra non gli riserva certo una grande accoglienza. Ma in generale non è mai incisivo. Uno dei pochi insufficienti fra i rossoneri.
Rebic, voto 7.
Entra e colpisce, con un gran piattone destro dalla lunga distanza. In generale mette muscoli e cuore alla già dinamica fase offensiva rossonera.
Pirlo, voto 4.
I problemi di gestione sono ormai evidenti. Cambi effettuati troppo tardi. Forse Chiesa andava schierato a destra, dove all’andata fu perfetto contro Theo Hernandez.
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