I due club inglesi si incontreranno, il 29 maggio 2021 ad Istanbul, per l’ultimo atto della Coppa dalle Grandi Orecchie dopo aver compiuto un percorso esaltante.
Due anni dopo la finalissima tutta inglese tra Liverpool e Tottenham, il calcio del Regno Unito regala alla competizione più importante del panorama europeo un altro “derby” nazionale.
Saranno, infatti, il Manchester City di Pep Guardiola e il Chelsea di Thomas Tuchel a contendersi la conquista della UEFA Champions League nell’incredibile palcoscenico della Atatürk Olimpiyat Stadı di Istanbul.
Una finale inedita e per molti inaspettata che contrappone due dei club che più hanno speso in questi anni e che, nonostante abbiano attuato filosofie estremamente diverse, sono accomunate da una presidenza multimiliardaria che ha dato lustro ad una storia che, per entrambe, era povera di grandi sussulti.
I Citizens sono, per molti, i grandi favoriti per la vittoria finale. La sponda azzurra di Manchester è pronta a vivere la prima finale di Champions della storia del club, ottenuta grazie ad un progetto in cui vincere tutto e affermarsi come una superpotenza del calcio mondiale è stato il punto cardine delle spese “pazze” e dei tanti fenomeni che hanno arricchito una rosa che, ad oggi, sembra non avere rivali.
Per il Chelsea, invece, è la terza finale della propria storia ed è arrivata in un anno che doveva essere il preludio di un progetto totalmente nuovo, ma che rischia di portare i migliori frutti già da quest’anno. Per i blues la finale è l’inaspettata ricompensa di un cammino quasi sempre condotto in sordina, ma che poi ha avuto il suo culmine nell’esaltante doppio confronto con il Real Madrid.
Non si pensi, però, che la finale di Istanbul sia solo figlia del denaro, perché all’interno di questo derby della Premier League ci sono molteplici storie che renderanno ancora più romantica la vittoria di una delle due.
In primis, è Guardiola contro Tuchel; ovvero è la possibilità dello spagnolo di togliersi da dosso l’etichetta di “allenatore internazionale che, però, ha vinto solo alla conduzione di una squadra altrettanto internazionale” contro la voglia del tedesco di imporsi come uno dei migliori allenatori del nostro tempo.
Lo spagnolo, fautore del Tiki Taka, ha creato una macchina coesa e apparentemente perfetta; il tedesco, invece, si è reinventato dopo la finale persa alla guida del PSG, ha raccolto i pezzi di un Chelsea che sembrava distrutto e ne ha creato una rosa motivata e votata all’attacco.
City-Chelsea sarà, anche, la sfida tra Phil Foden e Mason Mount, cioè i due giovani talenti inglesi che hanno sudato e lottato nelle trafile delle squadre giovanili, prima di arrivare a giocarsi, da protagonisti, la finale con i colori che amano dimostrando che va bene spendere per i campioni, ma va altrettanto bene investire sui propri giovani e sui sogni di ragazzini di talento.
La finale contrapporrà Kevin De Bruyne e Ngolo Kantè, così diversi, eppure, così simili nel loro modo di essere i maggiori interpreti del ruolo di centrocampista. Se il belga è il miglior passatore al mondo, nonché dotato del miglior miglior “cervello tattico” del calcio contemporaneo, il francese è il prototipo del calciatore completo, instancabile e devastante. Probabilmente, la lotta per il Pallone d’Oro passerà da questa grande sfida.
A Manchester sperano nella degna conclusione dell’avventura inglese del miglior giocatore della storia di questa franchigia: Sergio Aguero (al quale verrà dedicata la maglia del prossimo anno); a Londra sognano l’ultimo grande squillo della carriera di Thiago Silva.
Tantissime altre sarebbero le storie che questa finale consegnerà all’antologia del calcio, ma, prima di tutto, sarà l’incrocio tra il Manchester City e il Chelsea, due filosofie simili di un calcio diverso, due inglesi che imporranno l’egemonia della Premier League nella grande notte di Istanbul.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.