Ancora una volta emerge il caos per la questione tamponi legati alla Lazio. Ad essere punito è il patron biancoceleste, Claudio Lotito. Per il presidente della Lazio ci saranno 12 mesi di squalifica. Se la pena verrà confermata, essa si estenderà per tutti gli incarichi federali.
Alla fine la giustizia ha punito il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Per il presidente dei biancocelesti la punizione è aumentata. Infatti, inizialmente erano previsti solamente 7 mesi di inibizione. Quest’ultimi, però, si sono estesi arrivando, così, a 12. Questo è il verdetto emanato dal giudice Torsello sulla questione legata ai tamponi.
Una punizione che potrebbe costare cara al presidente della squadra capitolina. Infatti, se venissero confermati questi mesi di squalifica, Lotito potrebbe essere esonerato da tutti gli incarichi federali. Il presidente laziale aveva già avuto due mesi di squalifica nel 2012 per agentopoli. Con questa nuova pena, si supererebbero i 12 mesi più un giorno in dieci anni che porterebbero alla decadenza degli incarichi.
Lazio, puniti anche i medici
La punizione, però, non riguarda solo Claudio Lotito. I 12 mesi sono stati confermati anche ai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia. Per il club, invece ci sarà un’ammenda che si aggira attorno alla cifra di 200.000 euro. Ovviamente, la Lazio si appellerà al Collegio di Garanzia del CONI che è l’ultimo grado di giudizio sportivo.
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