Alla Sardegna Arena, il Cagliari conquista tre punti d’oro per la lotta salvezza, facendo sprofondare la Roma al rischio dell’ottavo posto.
Dopo una metà di stagione passata alla ricerca di un gioco forse troppo complicato e probabilmente troppo sbilanciato per essere congeniale alle caratteristiche della rosa dei Sardi, il Cagliari ha ritrovato la sua identità passando alle cose “Semplici“.
Il voluto gioco di parole ha una doppia valenza che spiega perfettamente come il Cagliari sia riuscito, tra le mura amiche della Sardegna Arena, a vincere il pirotecnico posticipo della 33ma giornata di Serie A contro una Roma spinta più dalla forza emotiva che da una vera e propria organizzazione tattica di gioco.
I rossoblu sono stati autori di una partita perfetta, figlia della volontà di rimanere nella massima serie italiana e della grande spinta tattica ed emotiva che l’insediamento di Leonardo Semplici ha portato ad una rosa agonisticamente a pezzi.
Oggi, l’obiettivo salvezza diventa ancor più concreto grazie ad una vittoria maturata da un perfetto mix tra calcio offensivo e grande fisicità nei momenti in cui serviva difendere il risultato.
La sblocca Lykogiannis, che ha sfruttato l’ottima azione condotta da Nandez e rifinita da Joao Pedro; i giallorossi sembrano poter recuperare grazie alla tecnica (intermittente) dello spagnolo Carles Perez che sigla il pareggio sfruttando l’eccellente assistenza in profondità di Pellegrini.
Nel secondo tempo, il Cagliari entra in campo cattivo, voglioso del bottino grosso e con tanta motivazione in più rispetto ai capitolini, forse troppo distratti dal turnover e dall’impegno europeo di questa settimana.
Marin e Joao Pedro, i migliori in campo, firmano l’uno-due micidiale che mette in ginocchio la Roma e a nulla serve il primo gol stagionale di Fazio che fissa il risultato finale sul 3-2.
Semplici compie la sua impresa piazzandosi a pari punti con il Benevento quart’ultimo, dimostrandosi, nuovamente, allenatore intelligente e trascinante; Fonseca perde sempre più il controllo della sua squadra e rischia addirittura di vedersi privata la possibilità di accedere almeno alla Conference League.
Le pagelle del Cagliari
Vicario 6,5: Incolpevole sul gol di Carles, ma provvidenziale nel negare la gioia del gol a Fazio nel primo tempo. Nel secondo tempo, oltre il gol subito, si rende protagonista di varie parate e interventi interessanti.
Ceppitelli 6: Pulito e preciso in una partita comunque molto difficile dal punto di vista fisico. Bravo di testa, ma soprattutto dona ordine alla difesa.
Godin 6: Mayoral esce a pezzi dalla sfida contro l’uruguaiano che, nonostante non sembri ancora nella miglior forma, si dimostra gigantesco nei duelli aerei.
Carboni 5,5: Soffre molto la qualità dei trequartisti giallorossi, specie Carles che dalle sue parti trova terreno fertile anche per l’inserimento che determina il gol. Nel secondo tempo cresce.
Nandez 7: L’uruguagio mette in mostra la solita “garra” e la solita qualità che lo rendono, indiscutibilmente, uno dei migliori in rosa. Dopo soli 4 minuti si fa beffe di Diawara e regala ai suoi la possibilità di passare subito in vantaggio.
Marin 7,5: Splendida la staffilata che permette al Cagliari di tornare in vantaggio. Oltre il gol, l’ex Ajax è autore di una partita di grande sostanza e qualità, dimostrandosi decisivo per l’economia del match. Bravissimo anche nel battere i calci d’angolo e proprio in quell’occasione trova l’assist vincente per Joao Pedro. (dal 82’ Duncan SV)
Deiola 6: Non troppo vistoso, ma pur sempre utile. Non sbaglia quando chiamato in causa, forse pecca di coraggio, ma fa molto lavoro oscuro.
Lykogiannis 7: Terzo gol in campionato per il greco che dimostra la sua utilità anche giocando in un ruolo molto avanzato. Non si spaventa degli esterni giallorossi (anzi anticipa più volte Santon) e si propone con intraprendenza in avanti riuscendo, in soli 4 minuti, a timbrare il cartellino di tacco. (dal 75’ Zappa 6: Entra in un momento difficile ma tiene botta)
Joao Pedro 7,5: Offre l’assist vincente a Lykogiannis per il vantaggio dei Sardi e in molte occasioni appare il più pericoloso. Si conferma il maggior ispiratore della manovra offensiva rossoblu anche nel secondo tempo in cui riesce a trovare la via del gol di testa.
Pavoletti 5,5: Meno in forma rispetto ai suoi compagni di squadra. Nonostante una partita di grande sacrificio, non incide e spesso perde i duelli fisici con i centrali capitolini. (dal 75’Cerri SV)
Simeone 6,5: Assolutamente positiva la prova dell’attaccante argentino che ha giocato una partita di enorme sacrificio e di grande qualità. Fa salire la squadra in più occasioni e si rende sempre pericoloso. (dal 82’ Rugani SV
Semplici 7,5: Da quando, a febbraio, è diventato allenatore del Cagliari, la squadra ne ha giovato in maniera unica. Più vittorie che sconfitte nell’avventura Sarda del mister e oggi la squadra dimostra di credere fermamente nella salvezza. Mette in campo una squadra spregiudicata ma combattiva che, alla fine, si dimostra anche la migliore per battere la Roma.
Le pagelle della Roma
Pau Lopez 6: Non ha colpe sui gol, il Cagliari entra in area troppo facilmente e lui, quando può, risponde presente.
Mancini 5: Decisamente una giornata no per il centrale azzurro. Il 2-1 cagliaritano è prevalentemente colpa sua e nel complesso soffre enormemente l’attacco avversario.
Smalling 6: Sia Simeone, che Joao Pedro, giocano una buona partita e creano qualche difficoltà a tutti e tre i centrali difensivi della Roma. Tenendo conto del lungo infortunio subito e che oggi tornava in campo dal primo minuto, la prestazione è stata sufficiente. (dal 58’ Cristante 6: Senza infamia e senza lode il suo ingresso in campo. Fa quel che può, nonostante il risultato sia già compromesso)
Fazio 6,5: Difensivamente tiene botta, ma è in fase offensiva che si fa apprezzare. Nel primo tempo è pericolosissimo con Vicario che gli nega la gioia del gol, ma nella seconda frazione non sbaglia e sigla la prima rete stagionale. Ma la Roma non rimonta.
Santon 5: Il non aver giocato titolare praticamente mai in questa stagione, non può essere una scusante del fatto che Lykogiannis si fa beffe di lui per tutto un tempo. Esce mestamente dal campo con una prestazione poco convincente. (dal 58’ Karsdorp 5: Perde totalmente la marcatura su Joao Pedro, dando il doppio vantaggio agli avversari).
Diawara 5: Troppo semplice, per Nandez, sbarazzarsi di lui nell’azione del gol. Non è risolutivo in mezzo al campo ed è già da qualche settimana che le sue prestazioni sono nettamente in calando. (dal 76’ Veretout SV)
Villar 5,5: Altra partita in cui, nonostante non si registrino errori troppo evidenti, lo spagnolo è quasi inutile nell’economia della partita. Un fantasma che vaga in mezzo al campo e non è la prima volta in questo periodo.
Bruno Peres 5: Dura solo 45 minuti la partita del brasiliano che è stato totalmente avulso da ogni occasione importante creata dai suoi. Non perfetto nemmeno in fase difensiva dove si fa beffare più volte. (dal 46’ Spinazzola 6: Torna in campo dopo l’infortunio. Non cambia la partita, ma non commette errori grossolani).
Carles Perez 7: Propositivo nel primo tempo in cui, oltre il gol, risulta più volte pericoloso. La realizzazione è figlia di un grande inserimento e della freddezza del giovane spagnolo, che rimette in piedi la Roma.
Pellegrini 6,5: Inizia un po’ in sordina ma poi inventa un’imbucata clamorosa per Carles che ringrazia e segna. Qualitativamente la Roma ha un disperato bisogno delle sue giocate e oggi (anche se a sprazzi) l’azzurro risponde presente. (dal 58’ Mkhitaryan 5,5: Poco visto e poco servito)
Borja Mayoral 5: Dire che “spara a salve” oggi, sarebbe riduttivo. Lo spagnolo soffre la fisicità dei difensori cagliaritani e non vede quasi mai la porta avversaria se non con velleitarie conclusioni. I Sardi lo rendono inoffensivo e lui, per tutti i 90 minuti, non si vede, ne si sente.
Fonseca 4,5: Troppo turnover in una partita fin troppo importante. Se in Europa è giusto dare i meriti a questo allenatore, bisogna dire che oggi la Roma ha completamente sbagliato mentalità ed approccio, compromettendo anche il settimo posto. Rischia di finire la stagione senza nessun piazzamento europeo e rischia che la delicata e difficoltosa sfida con il Manchester diventi decisiva per la stagione e per la sua avventura nella Capitale.
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