Il Napoli ha dimostrato, nel corso dell’attuale stagione di Serie A, di poter cambiare stile di maglia molto facilmente: dalla classica d’inizio anno firmata Kappa si è passati a quella celebrativa per Diego Maradona e la sua storica Argentina ed, infine, a questa nuova, seppur breve, collaborazione con lo stilista sudamericano Marcelo Burlon.
Ma la questione maglia non finisce certamente qui.
Il quotidiano partenopeo “Il Mattino”, nella sua edizione odierna, pare confermare l’intenzione da parte di Aurelio De Laurentiis di autoprodursi le maglie per la prossima stagione agonistica della sua squadra, lasciando sorpresi molti addetti ai lavori.
Ci sono comunque diverse ipotesi da valutare sul tavolo delle trattative ma questa “idea innovativa” (così definita dal quotidiano napoletano) sembra stuzzicare parecchio il patron dei partenopei, sempre incline a pirotecnici colpi ad effetto.
Inoltre, a fine anno scadrà la partnership commerciale con Kappa (in piedi dal 2015) che ha garantito agli azzurri introiti, su questo fronte, da 8 milioni di euro a stagione, senza contare il boom di vendite in seguito alla creazione, ad esempio, della maglia celebrativa a strisce sopracitata (35 mila maglie vendute fino ad ora).
Inutile dire che questa idea dell’autoproduzione nasce anche e soprattutto da prerogative d’immagine e commerciali che il Napoli è sempre stato restio a condividere totalmente con i grandi marchi sportivi multinazionali (Adidas, Nike, solo per citarne alcuni) anche per poter curare da sé il design delle divise.
Chi vorrà trattare con la società di Aurelio De Laurentiis dovrà necessariamente essere in grado, quindi, di poter accontentare eventuali particolari richieste dell’eclettico presidente partenopeo.
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