L’Europeo di calcio è alle porte ma la questione stadi tiene ancora banco, con addii e nuove entrate.
Le città di Siviglia e San Pietroburgo si vanno ad aggiungere alla lista delle sedi designate ad ospitare alcuni match dei campionati europei di calcio 2021, in una edizione, come più volte ricordato, itinerante.
A renderlo noto è stato Zbigniew Boniek, in qualità di membro del Comitato Esecutivo UEFA (oltre che presidente della Federcalcio polacca). A dire addio al loro sogno europeo, però, sono le città di Dublino e Bilbao, sedi non più idonee a causa della loro situazione pandemica non ancora completamente sotto controllo.
Lo stadio prescelto per la città di Siviglia è l’Estadio “La Cartuja”, che ospiterà le quattro partite inizialmente previste a Bilbao, con una capienza del 30%, che potrebbe aumentare pandemia permettendo.
Dublino, invece, cede il posto a San Pietroburgo e al suo impianto “Saint Petersburg”, sede di tre partite del gruppo B ed un quarto di finale. L’ottavo di finale previsto nella capitale irlandese, inoltre, è stato spostato a Wembley.
Con questi piccoli cambiamenti si potranno finalmente rivedere i tifosi negli stadi, con protocolli da seguire, certo, ma è pur sempre un piccolo traguardo raggiunto dal governo del calcio europeo.
Il presidente UEFA Aleksander Ceferin ha così commentato le nuove decisioni prese: “Abbiamo lavorato scrupolosamente con le federazioni ospitanti e con le autorità locali per garantire un ambiente sicuro e festoso durante le partite. Siamo davvero felici di poter garantire l’accesso ai tifosi in tutte le partite. Uefa Euro2020 sarà una festa del calcio in tutto il continente”.
Tutti i biglietti già acquistati per le partite previste a Bilbao e Dublino sono stati annullati. La UEFA assicura, infine, che tutti i possessori dei tagliandi, ormai non più validi, saranno totalmente rimborsati.
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