Il presidente della società bianconera esprime assoluta fedeltà al progetto “SuperLega” e riapre le ostilità nei confronti della UEFA.
Erano tante le pedine che Andrea Agnelli aveva pensato di muovere nel suo scacchiere comprendente Lega Calcio, ECA, UEFA e progetto SuperLega.
Il presidente della Juventus, che ricopriva un ruolo di estrema rilevanza in tutti e quattro i contesti, ha atteso il momento giusto per dichiarare la propria mossa e attuare quella che, oggi, sembra essere la grande rivoluzione del calcio mondiale.
Fu già ben noto il dietrofront del numero uno della società bianconera, riguardo i fondi che la Lega Serie A avrebbe dovuto stanziare per aiutare i club italiani in epoca Covid ed era ancora più evidente che tra i promotori del nuovo progetto UEFA riguardo il format della Champions League, ufficializzato oggi, c’era proprio Agnelli.
Eppure è bastata una semplice mossa, rilasciata in formato di comunicato, per cambiare totalmente l’esito dei giochi ed iniziare le ostilità.
Con la nota ufficiale di ieri, la Juventus (e le altre 11 squadre fondatrici) hanno inaugurato la nascita della SuperLega, voltando le spalle alla UEFA e richiedendo, almeno per quest’anno, il diritto di svolgere le competizioni a cui sono iscritte.
L’esito, per Agnelli, era quello più certo: il presidente della Juventus si è dimesso dall’ECA e con la decisione di appoggiare la SuperLega, rinnega il patto “UEFA” sul nuovo modello della Champions.
Anche l’intera società Juventus, in toto, si chiama fuori dai progetti ECA per sposare, definitivamente, la nuova era calcistica.
Quella di Agnelli è una chiara scelta economica volta ad abbracciare un sistema che risanerebbe le casse societarie più di quanto il “patto Lega Serie A” e gli stanziamenti UEFA avrebbero potuto fare.
Come per gli altri 11 club, a monte della scelta c’è proprio quel budget di iscrizione di 490 milioni per ogni squadra che, attualmente, vale per le squadre di maggior lustro d’Europa più di una qualsiasi collaborazione con la UEFA.
La Serie A sarà senza tre big? La Champions League saluterà le squadre di maggior importanza? La differenza tra club ricchi e club meno forti economicamente, sarà accentuata?
L’unica certezza, per ora, è che Andrea Agnelli si è tirato fuori dall’ECA, scatenando la rabbia degli organi UEFA.
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