Torino-Roma 3-1, voti e pagelle: “Zaza entra e decide. Fazio e Diawara horror”

I granata di Nicola raccolgono tre punti importantissimi nella lotta salvezza e dimostrano di giocarsela con tutti. La Roma sbaglia partita e vede l’Europa sempre più lontana.

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Torino-Roma 3-1 (Borja Mayoral, Sanabria, Zaza, Rincon)

Alla fine è il Torino che ha venduto cara la pelle rispetto ad una Roma fin troppo stanca e imprecisa.

I granata vincono un match casalingo che sembrava potesse essere uno snodo importante per la stagione di entrambe le compagini, impegnate nei loro obiettivi di salvezza per una e Europa per l’altra.

La partita del Comunale di Torino ha evidenziato due grandi verità: i granata, da quanto hanno giovato dell’insediamento di Nicola, sono squadra vera, cattiva e arcigna che non molla all’evidenza di una avversaria qualitativamente più forte, ma lotta su ogni pallone per sovvertire il pronostico.

I giallorossi, invece, sono il vero rebus di questa annata. La squadra di Fonseca, dimostratasi capace di imprese come quella di Amsterdam giocando un calcio intelligente ed efficace, in campionato cambia totalmente atteggiamento e risulta inconcludente e impaurita.

La Roma, nonostante ciò, inizia meglio il match e il gol di Mayoral lasciava presagire una prova di forza della squadra di Fonseca, che intanto aveva optato per il turnover in questa partita. Ma la gioia giallorossa dura esattamente i 3 minuti che vanno dal fischio d’inizio fino al gol dello spagnolo.

Il Torino non si è scomposto ed ha approfittato della grande prova agonistica di tutti i suoi effettivi, in particolar modo Mandragora, Belotti, Sanabria e Zaza.

Proprio Sanabria trova il gol del pareggio su ingenuità della difesa (e del portiere) della Roma, grazie anche all’ottimo cross di Ansaldi, poi, lo stesso bomber, lascia il campo a Zaza che si riscopre decisivo.

La prova dell’italiano è eccellente e vale anche il gol del sorpasso granata. La festa incomincia a pochi minuti dalla fine in cui Fazio completa la giornata nera dei giallorossi regalando palla a Belotti che dona il gol facile a Rincon.

Il Toro, con Nicola, continua a vedere la luce, mentre la Roma inizia ad aver paura del buio con un Europa sempre più lontana

Le pagelle del Torino

Milinkovic Savic 6: Incolpevole sul gol giallorosso. La Roma non crea troppi problemi alla sua porta e spesso i tiri sono ben leggibili dall’estremo difensore.

Izzo 6: Sembra soffrire nel primo tempo, ma riesce quasi sempre ad arginare le avanzate offensive della Roma. Nel complesso partita buona per il difensore italiano.

Nkoulou 5,5: Leggermente in ritardo per la trappola del fuorigioco che poi risulta fatale riguardo il primo gol della Roma. Non è facile arginare i contropiedi degli avversari e spesso si ritrova in difficoltà.

Bremer 6: Molto pericoloso su situazioni di corner, come succede al 55’, mentre in difesa soffre per 45 minuti le avanzate dei trequartisti giallorossi che trovano, dalle sue parti, terreno fertile per provare a ripartire in contropiede. Nel secondo tempo la musica cambia e la Roma non trova più la via della porta.

Vojvoda 5: Un’ora di poca qualità da parte del terzino granata che dal punto di vista offensivo è pressoché inesistente, mentre in fase difensiva perde spesso e volentieri i duelli tecnici contro i giallorossi. (dal 63’ Singo 6,5: Provvidenziale il suo ingresso. Per voglia, grinta e cattiveria è uno dei migliori della partita e dimostra una qualità non indifferente nel propiziare le azioni d’attacco).

Lukic 5,5: Non dimostra, oggi, di avere la giusta qualità per risolvere un match comunque molto difficile in mezzo al campo. La Roma, in quella zona, è molto fisica e lui ne risente. (dal 70’ Rincon 6,5: Il “game, set and match” porta la sua firma. Raccoglie lesto l’invito di Belotti e fa festa insieme ai compagni).

Mandragora 7: Ordinato e combattente nonostante la partita fosse, logicamente, difficile per emergere a centrocampo. L’azzurro risulta, nel primo tempo, anche miracoloso in un recupero ai danni di Pedro che avrebbe calciato in porta indisturbato. Prezioso in fase di impostazione, di rifinitura e anche in fase difensiva, l’ex Udinese si rivela ancora una volta un valore aggiunto.

Verdi 6: Alti e bassi per l’ex Bologna e Napoli che, nel primo tempo, è molto propositivo e riesce a propiziare varie occasioni da gol e azioni interessanti. Gli è mancato spesso l’ultimo passaggio o la giocata decisiva, ma la prestazione resta positiva. (dal 82’ Baselli SV)

Ansaldi 6,5: Solita, unica, esplosività sulla fascia e tantissima qualità messa al servizio dei compagni, come in occasione del gol di Sanabria. L’argentino è nota lieta della partita del Torino ed è proprio una sua giocata a suonare la carica della rimonta del Toro.

Sanabria 7: Si divora il gol del pareggio nel primo tempo, aprendo troppo il diagonale in occasione favorevole, ma si riscatta con tutti gli interessi nel secondo tempo. Il gol è da rapace d’area e da attaccante caparbio. I numeri, da quando a gennaio ha iniziato a vestire granata, sono da capogiro e il Toro ringrazia. (dal 71’ Zaza 7,5: Ci mette un minuto per far capire che la sua entrata in campo può essere risolutiva. Si propone in area con i giusti tempi e appena vede Belotti fallire davanti a Mirante è caparbio nel cogliere l’occasione e ribaltare una partita che sembrava persa. Per non farsi mancare nulla, propizia anche l’espulsione di Diawara).

Belotti 7: Non segna, ma quanta qualità! Il capitano granata mostra leadership e grande volontà nel trascinare i compagni alla rimonta. Nel secondo tempo si gioca ad una porta sola e tutte le azioni da gol portano, in qualche modo, la sua firma. Oggi il “gallo”, pur non segnando, è tornato a cantare.

Nicola 7: Questo è lo spirito di chi vuole salvarsi. Il Torino sbaglia l’approccio alla partita, ma riesce subito a ricomporsi e dimostrarsi pericoloso per 80 minuti. La Roma non ha contromisure e la formazione granata, spinta da un’allenatore che si sgola e incita i suoi in ogni partita, trova il coraggio necessario per compiere la rimonta. Se il Toro si salverà, il merito è tutto di Davide Nicola.

Le pagelle della Roma

Mirante 6: Nel primo tempo, il portiere giallorosso è provvidenziale con almeno due interventi molto importati nell’economia del match. A metà ripresa, però, ha qualche responsabilità sul gol del Toro con un’uscita fatta con errata scelta di tempo e fin troppo rovinosa. Incolpevole sul secondo gol degli avversari, anzi pochi secondi prima aveva salvato il risultato su Belotti, e anche sul terzo dove Rincon segna a porta vuota.

Ibanez 4,5: Altra partita da dimenticare per il centrale giallorosso che contribuisce al gol di Sanabria con una marcatura non del tutto positiva e soffre enormemente l’entrata in campo di Zaza che lo anticipa letteralmente in ogni occasione.

Cristante 5,5: Buon primo tempo, ma secondo tempo disastroso. Tra i difensori è sicuramente quello che riesce a rendere la vita più difficile agli attaccanti granata, ma capitola anche lui nel momento in cui il Torino decide di aumentare i ritmi.

Fazio 4: 90 minuti condotti in maniera meno che discreta, ma la frittata viene fatta nel tempo addizionale. Nel momento più delicato della stagione della Roma, si addormenta regalando in maniera inspiegabile il pallone a Belotti.

Reynolds 5: Iniziano a diventare tante le prestazioni in cui lo statunitense sembra fuori condizione e molto spaesato. Il giovane terzino non spinge in fase d’attacco e sembra quasi non essere in campo, toccando pochissimi palloni, deve abituarsi ai ritmi della Serie A. (dal 75’ Karsdorp SV)

Villar 5,5: Prestazione fin troppo timida per un giocatore della sua qualità. La Roma da lui si aspetta geometrie e giocate di lusso, ma oggi lo spagnolo ha sbagliato anche le cose più semplici. (dal 81’ Pastore: SV)

Veretout 6: Non è, nemmeno lontanamente, una partita giocata ai livelli che il francese ci ha abituato, ma ha il merito di iniziare l’azione del gol del vantaggio giallorosso. Sta ancora cercando la miglior forma dopo l’infortunio. (dal 65’ Diawara 4: La prima ammonizione è dubbia, la seconda, invece, è sacrosanta ed ingenua. Il suo match dura meno di 20 minuti ed è incredibile la sua mancanza di lucidità sapendo sia di essere ammonito, sia che la fase del match era delicatissima).

Bruno Peres 5,5: Il brasiliano non è mai risolutivo e le sue giocate funzionano a sprazzi. Partecipa attivamente all’harakiri del secondo tempo, dove scompare dal match se non in un’occasione in cui viene anticipato dall’estremo difensore granata.

Carles Perez 5: Quando non è in giornata il suo apporto alla partita è tendente allo zero assoluto. Non si ricordano sue giocate importanti palla al piede e forse solo in un’occasione è stato inquadrato mentre era intento a proporsi in fase offensiva.

Pedro 6: Luci e ombre per lo spagnolo che è decisivo, di tacco, nell’imbeccare Mayoral per il vantaggio giallorosso, ma è anche impreciso e sprecone in molte situazioni di contropiede. Nonostante la prestazione non sia trascendentale, nel primo tempo è volenteroso ed oggi merita una sufficienza. Esce dopo un tempo per un problema fisico. (dal 46’ Mkhitaryan 5: Ci si aspetta molto di più. L’armeno è totalmente fuori condizione e lo dimostra, ma le risposte, oggi, dovevano arrivare da altri).

Borja Mayoral 6,5: Bastano 3 minuti per riaccendere il killer instinct e sbloccare il match, trafiggendo, sul filo del fuorigioco, il portiere granata. Propositivo in fase offensiva e sempre pericoloso nel sorprendere le linee difensive del Torino. Nel secondo tempo, però, si spegne. (dal 75’ Dzeko 6: Tenta subito una spizzata sugli sviluppi di un corner, ma nulla più).

Fonseca 4,5: Una Roma spenta, stanca e senza idee capitola nella maniera peggiore possibile contro un buon Torino, ma la domanda è: come è possibile tutto ciò? I giallorossi, capaci di giornate d’oro come quella di Amsterdam, in campionato rivelano un approccio totalmente diverso e errato. Il troppo turnover non ha fatto bene, ma non può essere una scusante. La Roma è un mistero e Fonseca rischia di pagarne lo scotto.

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