La riunione in videoconferenza tenutasi nelle scorse ore ha modificato il calendario del campionato cadetto, che alla luce dei nuovi focolai, l’ultimo nel Pescara, si fermerà per tornare in campo il 1° maggio.
La rimanente metà di questo mese verrà impiegata per il recupero delle cinque partite rinviate e ancora da disputare e a maggio, con tutte le squadre allo stesso punto, si disputeranno le ultime quattro giornate.
Si giocherà dal 1° al 10 maggio in modo tale da far partire i playoff il 13 maggio (inizialmente erano stati previsti per il 10) e i playout il 15.
La decisione sembra rispondere a due esigenze, una fondamentale riguardante il prevenire i focolai e quella, più “politica”, di far sì, come accennato, che ogni squadra abbia lo stesso numero di partite giocate e da giocare prevenendo classifiche parziali.
Il presidente dell’Ascoli era a favore del blocco, ma una scelta del genere sarebbe stata da prendere sempre e non solo a campionato quasi finito. Quello del Pescara non è certo l’unico focolaio e nei casi precedenti si era giocato sempre anche per via dell’ormai defunto protocollo.
In attesa delle dichiarazioni dei diretti interessati, non ci resta che attendere i recuperi: Chievo-Empoli, Pisa-Pordenone e le tre sfide del Pescara.
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