Impresa della Roma ad Amsterdam dove regola, in rimonta, la pratica Ajax grazie all’eurogol di Ibanez. Pau Lopez eroe, Bruno Peres concreto, oggi Fonseca si gode un gruppo unito.
Fischio finale: la Roma batte l’Ajax in terra olandese con il risultato di 1-2.
Fonseca compie il miracolo che in pochi avrebbero pronosticato, rimontando la squadra più tecnica di tutto il panorama europeo, giocando il proprio calcio e trovando la giusta linfa vitale da ogni singolo componente del gruppo, anche quelli più insospettabili.
Perché se è vero che Dzeko, Pellegrini e Spinazzola (fino all’infortunio) hanno trascinato i propri compagni, oggi la copertina è tutta dei “gregari” e dei “criticati”.
Diawara e Mancini sbagliano e regalano il gol del vantaggio ai lancieri e la serata sembra il preludio del solito big match nel quale tremano le gambe a tutti i giocatori in maglia giallorossa.
Ibanez, fino a due minuti dalla fine il peggiore in campo, compie la frittata dando il rigore agli olandesi, ma qualcosa, sia per fortuna che per caparbietà, in quel momento scatta.
Pau Lopez para il rigore a Tadic e si riscopre protagonista con parate di grande importanza, mentre la Roma riprende coraggio e si ricompatta sfruttando l’eccesiva gioventù della squadra di ten Hag.
Pellegrini pareggia grazie ad un clamoroso errore del giovane portiere Scherpen che sbaglia la presa sulla punizione dell’azzurro e da lì la Roma cambia.
Cristante è da applausi, Bruno Peres gioca con un’impronosticabile sicurezza e Ibanez segna il pesantissimo 1-2 con un gol da attaccante vero.
La Roma fa festa e regola l’Ajax… Fonseca gioisce e il cammino europeo può non finire se i prossimi 90 minuti saranno all’altezza di quelli condotti nella serata olandese.
Le pagelle dell’Ajax
Scherpen 4,5: Il ragazzo, nel primo tempo, è sembrato anche convincente, ma il gol subito da Pellegrini è un clamoroso regalo. Gli sfugge il pallone che il giallorosso ha piazzato sul suo palo e regala alla Roma un gol pesantissimo.
Rensch 5,5: Prova altalenante del 18enne difensore dell’Ajax. Non rischia troppo in fase difensiva, ma non osa e aiuta poco in avanti. Ci si aspettava maggiore esplosività. (Dal 77’ Klaiber SV)
J.Timber 6: Tra i migliori della fase difensiva. Lotta con Dzeko e tiene botta sia fisicamente, che in velocità agli inserimenti giallorossi. La data di nascita recita “2001” ma la personalità è di un veterano.
Martinez 6,5: Uomo ovunque della squadra di ten Hag. L’argentino fa entrambe le fasi con grande personalità e spesso sono le sue uscite palla al piede a creare spazi e superiorità alla squadra. Prova altamente positiva.
Tagliafico 5: Qualitativamente poteva essere l’unico ad impensierire la Roma grazie alle grandi doti da velocista e una discreta tecnica. Oggi si mette in mostra solo per giocate semplici e un fallaccio a Pellegrini. Non è la prestazione che doveva offire.
Alvarez 5: Nel tempio del calcio qualitativo, dimostra doti da fabbro e, purtroppo per lui, non per il lavoro sporco che è sempre utile in ogni rosa, ma per la mole di falli completati. Uno di questi porta il gol del pareggio di Pellegrini, la Roma ringrazia.
Klassen 7: Indiscutibilmente il giocatore di maggior intelligenza di tutta la rosa dell’Ajax. Il gol, gentile concessione giallorossa, è solo una piccola parte di una partita tatticamente perfetta da parte dell’olandese che più di tutti incarna lo stile dei lancieri. A centrocampo domina senza problemi e fa saltare gli schemi della Roma.
Gravenberch 5,5: Si rende pericoloso in un paio di occasioni nel primo tempo. Nel secondo sparisce dal campo. La Roma, a centrocampo, non fa un pressing asfissiante, eppure lui non trova contromisure.
Antony 5: Sembrava non essere in campo. Mai presente nelle manovre dei lancieri ma, soprattutto, totalmente estraneo alla partita. Male. (Dal 88’ Idrissi SV)
Tadic 5,5: Si adatta perfettamente al ruolo di “falso nueve”, decide, sapientemente, di donare l’assist a Klassen per il gol dell’1-0, ma sbaglia un pesantissimo rigore. Tiro centrale, non troppo potente e molto telefonato per il portiere giallorosso, rovina la sua partita così.
David Neres 5,5: Non dimostra l’esplosività e la qualità di cui è dotato. Poche falcate e poca fantasia per il brasiliano che cede, mestamente, il campo al suo compagno dopo un’ora di nulla. (dal 63’ Brobbey 6: A tu per tu con Pau Lopez, può fare meglio ma è comunque il più convincente dell’attacco olandese. Fisicamente può essere devastante e magari meritava di giocare dal primo minuto)
Erik ten Hag 5: Ok l’ottima prestazione della Roma, ok l’assenza di una punta (che in realtà avrebbe in panchina ma decide di non schierare), ma l’Ajax non è quella vista stasera contro la Roma. I lancieri sono sterili nel gioco e si lasciando andare solo a leggeri sprazzi di un’inutile tentativo di calcio lezioso. Ci si aspettava una squadra ubriacante nel palleggio, ci siamo, invece, ritrovati di fronte ad una squadra senza idee.
Le pagelle della Roma
Pau Lopez 6,5: Clamorosa la difficoltà con cui non riesce a palleggiare dal basso. Regala tanti palloni all’Ajax e sembra difettoso nelle prese alte. Nonostante tutto si dimostra risolutivo per il rigore parato su Tadic e con un paio di parate decisive. Alla fine è grazie a lui se il sogno qualificazione continua.
Mancini 5: La Roma doveva fare una partita perfetta, eppure proprio il difensore che fino ad oggi ha reso più di tutti, tradisce le aspettative con un’indecisione su Klassen che confeziona il gol del vantaggio dei lancieri. Poteva e doveva andare in anticipo, ma le colpe sono da dividere con Diawara
Cristante 6,5: Solo applausi per lui. Si sacrifica da centrale e difende benissimo l’esuberanza dei lancieri ma non si limita a quello. Diviene primo regista della squadra, calcia in porta in maniera pericolosa e gioca come un vero leader. Fonseca ha fatto bene a credere in questo ragazzo.
Ibanez 6: Il clamoroso paradosso della partita del giovane difensore ex Atalanta: Soffre più del dovuto gli inserimenti e le giocate dei lancieri, sembra eclissarsi definitivamente dopo un’inutile intervento che costa il rigore in favore dell’Ajax (sbagliato da Tadic), ma poi compie il miracolo. Destro in contro balzo sotto la traversa a tre minuti dalla fine. Decisivo per ambo le parti.
Bruno Peres 6,5: C’è vita in Bruno Peres e oggi lo ha dimostrato. Il brasiliano gioca, forse per la prima volta, una partita da esterno totale. Bene in difesa, bravo nello spingere in attacco e risolutivo in molte occasioni. Diamo a Bruno ciò che è di Bruno: oggi è tra i migliori in campo.
Diawara 5: Grave, anzi, gravissima la svista sul gol di Klassen. Mancini pecca di indecisione mentre lui fa l’esatto opposto: prende la decisione di scaricare il pallone, ma con un tocco lento e pauroso che diventa un regalo per il contropiede dei lancieri. Nel complesso inesistente durante il match.
Veretout 6: Partita ordinata per il francese, ancora visibilmente indietro di condizione dopo il brutto infortunio. Il centrocampista fa il compitino e non compie errori da matita rossa. Per oggi va bene così. (Dal 77’ Villar SV)
Spinazzola 6,5: 30 minuti condotti con la solita qualità e corsa. L’azzurro è tatticamente l’uomo che può scardinare la difesa dei lancieri, purtroppo la sua partita dura poco e per la Roma è una gravissima perdita. (Dal 29’ Calafiori 6: Buttato nella fossa dei leoni, gioca svolgendo il compitino. Fa bene ed è comprensibile)
L.Pellegrini 6,5: Il suo gol è gentile concessione del portiere dell’Ajax, ma mai rinnegare l’importanza del capitano giallorosso. Oggi non ha giocato una partita brillantissima, ma è sempre presente nelle occasioni pericolose delle Roma.
Pedro 5,5: “Spesso poco in forma, ma almeno da esperienza in Europa League”. Questo si diceva dell’avventura giallorossa dello spagnolo che, però, oggi stecca gravemente anche l’impegno europeo. Mai concreto palla al piede e mai risolutivo negli uno vs uno. Dov’è finito il vero Pedro? Sono mesi che non si vede.
Dzeko 6,5: Partita di enorme sacrificio e utilità per il gigante bosniaco. Di testa le prende tutte e lotta da solo contro tutta la difesa olandese. Non segna, tira poco, ma fa tanto per la squadra. (Dal 76’ Borja Mayoral SV)
Fonseca 7: Criticato da tutto e da tutti, dimostra, ancora una volta, che la sua squadra può imporsi in grandi palcoscenici. Erano fin troppi ad aspettarlo al varco per commentare l’ennesimo big match perso e “minimizzare” il cammino europeo per la qualità degli avversari. Oggi la Roma ha battuto l’Ajax giocando un calcio totalmente estraneo a quello dei lancieri. Un calcio pieno di identità e ricco di grinta. Fonseca voleva un gruppo unito, oggi lo ha trovato.
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