Il tecnico portoghese prepara la sfida contro i lancieri d’Olanda. Presenti Veretout e Dzeko, ma l’allenatore chiede ordine difensivo.
Sarà il banco di prova più importante della stagione, quello che domani metterà di fronte alla Roma di Paulo Fonseca il forte Ajax di Eric ten Hag, fautore, come sempre, di una filosofia basata sul possesso e sulla qualità offensiva.
Non c’è niente di più difficile, ma allo stesso tempo suggestivo, di combattere contro una squadra che ha fatto scuola, inventando un tipo di gioco futuristico, già negli anni 80‘, che non è mai stato ne rinnegato, ne cambiato.
Ed è proprio l’identità dell’Ajax che spinge Fonseca, in conferenza stampa, a dire che durante questa strana e travagliata stagione, non rinnega e non rinnegherà mai le idee messe in campo e tutte le scelte fatte fino a questo punto.
Come i lancieri, anche la Roma sta cercando di mostrare un’identità qualitativamente interessante e basata su un gioco fatto di possesso offensivo.
Nonostante ciò, la chiave tattica del match, secondo il portoghese, sarà la consapevolezza difensiva a farla da padrona. Contro un club che basa il proprio gioco sulla fantasia, è importante mostrare concentrazione e grande autorità difensiva, per permettere ai tanti giocatori di qualità, che completano la rosa dei giallorossi, di ripartire in contropiede.
Ecco perché, in mezzo al campo, servirà grande qualità. Edin Dzeko, nonostante qualche critica sulla sua condizione fisica e sul poco smalto in fase offensiva, viene “protetto” dal suo mister che gli donerà la titolarità nel match di domani.
Anche Veretout, reduce da un brutto infortunio, sarà presente da primo minuto durante il match di Europa League.
Fonseca rispetta i suoi avversari ed ammira la grande forza della corazzata di ten Hag, ma ammette (e avverte) che non sarà facile nemmeno per i lancieri sfidare una Roma affamata e vogliosa di incidere il proprio nome su questa Europa League.
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