La regina delle classiche avrebbe dovuto svolgersi domenica 11 aprile, ma la difficile situazione legata alla pandemia che sta coinvolgendo anche l’Alta Francia ha spinto le autorità a dichiarare il regime di lockdown. Possibile che la gara venga recuperata in autunno.
Non ci sarà neanche quest’anno il tradizionale appuntamento con la Parigi-Roubaix per tutti gli amanti di ciclismo. Per la seconda volta consecutiva la corsa verrà rinviata a causa della difficile situazione pandemica, che ha imposto misure restrittive in tutto il Nord della Francia. Fino al 18 aprile ben 11 dipartimenti della regione a confine col Belgio si troveranno in regime di lockdown, impedendo dunque lo svolgimento di qualsiasi manifestazione sportiva.
Già la settimana scorsa il prefetto dell’Hauts de France, Michel Lelande aveva espresso le proprie perplessità circa l’effettiva possibilità di correre la classica dei pavé: Bisognerà che mi spieghiate come una corsa ciclistica sia coerente con tutte le questioni che riguardano la sicurezza e il distanziamento. Me lo dovete spiegare”, aveva risposto, seccato, Lelande a un cronista che gli chiedeva come mai in altri Paesi lo svolgimento dei grandi eventi in calendario fosse garantito (pensiamo alle Strade Bianche o anche alla Tirreno).
Parigi-Roubaix 2021: ASO medita il rinvio ad ottobre
Non potendo contravvenire alle disposizioni politiche, ASO, l’ente organizzatore della corsa (omologo del nostro RCS ndr), sta vagliando le alternative affinché l’Inferno del Nord non subisca un’altra cancellazione. Possibile che la Parigi-Roubaix di quest’anno venga posticipata alla fine di ottobre, domenica 24 o 31, e funga da evento conclusivo del calendario UCI World Tour. Siamo ancora in assenza di comunicazioni ufficiali, ma riteniamo che tale collocazione sarebbe il degno riscatto per una gara che in questi anni è stata tormentata dalla sfortuna.
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