Max Verstappen fa registrare il miglior tempo anche nelle seconde prove libere. Tanta difficoltà nel degrado gomme per i motorizzati Mercedes, molto bene Alpha Tauri nella simulazione gara.
Ora possiamo dirlo: il nuovo format delle prove libere, durante il quale tutti i team hanno a disposizione solo 60 minuti per lavorare sulla vettura e monitorare le condizioni della pista, è di difficile interpretazione per gli addetti ai lavori intenti allo sviluppo delle monoposto ma, allo stesso tempo, sembra essere decisamente più divertente sia per i piloti, che per i tifosi.
Nonostante la pista, comprensibilmente, affollatissima durante tutta l’ora di sessione, i team sono riusciti a completare sia una simulazione di qualifica, che una simulazione di passo gara dove i risultati sono stati del tutto imprevedibili e con esiti poco pronosticabili.
Ancora una volta è la RB16B di Max Verstappen a strappare il miglior crono di giornata con un 1’30″847 che migliora le modeste prestazioni di questa mattina, dove l’olandese si era già affermato come il più veloce, ma, anche in questo caso, è un miglior tempo condizionato da un giro “non pulito” a causa del traffico.
Anche per questo motivo, oltre che per la grande potenza del nuovo motore Mercedes, la McLaren di Lando Norris è riuscita a far registrare il secondo miglior tempo con un crono di 1’30″942 ( solo 95 millesimi peggio dell’olandese).
Lewis Hamilton ha fatto registrare il terzo tempo e, quarto ma molto vicino all’inglese, Carlos Sainz ha “battezzato” il suo debutto in Ferrari con un giro molto convincente di 1’31″127.
La simulazione qualifica si è dimostrata del tutto imprevedibile (e ancora poco veritiera) proprio per la grande affluenza di vetture nei primi 20 minuti di prove, ma è comunque molto incoraggiante vedere ben 15 macchine divise da 1 secondo.
Ben diversa la situazione “passo gara” in cui le simulazioni hanno evidenziato una Red Bull molto costante anche con Sergio Perez (10° nel giro di qualifica) e un passo gara sull’1’36 alto per molti giri, tranne a fine sessione dove Verstappen si è posto su un 1’37 basso e Perez ha registrato tempi leggermente più alti.
Ben diversa la situazione in casa Mercedes dove la simulazione gara con gomma media ha evidenziato gravi problemi di gestione della temperatura delle gomme che hanno fatto crollare le prestazioni di tutti i motorizzati Mercedes.
La W12 di Valterri Bottas, a detta dello stesso “woodman”, è risultata inguidabile nella simulazione gara e anche Hamilton ha accusato problemi di degrado. Male anche la situazione in casa Aston Martin dove la AMR21 è ancora da definire “oggetto misterioso”.
Sebastian Vettel (14°) ha girato, addirittura, sull’1’39 e Lance Stroll (8°) è riuscito a far meglio solo nella simulazione qualifica.
I problemi delle due principali scuderie, accomunate da un disegno della vettura molto simile, potrebbero nuovamente evidenziare una difficoltà di gestione di un fondo fin troppo estremo.
Molto meglio, ma ugualmente sottoposta a problemi di affidabilità, la McLaren che, oltre con Lando Norris, può sorridere per un Ricciardo (6° ma con giro fatto nel traffico) costante.
Indecifrabile, attualmente, la Ferrari che, sempre in gomma media, ha avuto pochi problemi di usura gomme e “The Smooth Operator” Carlos Sainz si è dimostrato un pilota di ottima costanza (molti giri sull’1’38) e di veloce comprensione per quanto riguarda il feeling, ancora del tutto da trovare, con la vettura.
Nonostante ciò, Charles Leclerc (12°) ha patito una mappatura probabilmente sbagliata e ha condotto un passo gara totalmente diverso da Sainz.
Buone indicazioni anche da parte di Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) e Mick Schumacher (Haas), non tanto nel giro di qualifica, ma quanto per un buon passo gara con gomma hard, dimostrando che gli pneumatici più duri potrebbero essere una soluzione per la gara di domani.
Gli MVP di giornata, oltre la Red Bull e Verstappen, sono sicuramente i due piloti dell’Alpha Tauri.
La AT02 di Faenza ha stupito tutti per velocità e affidabilità. Nel passo gara è stata clamorosa la costanza che Pierre Gasly (9°) ha dimostrato di avere con tempi competitivi anche a ridosso della fine delle prove libere. Ancora sorprendente, invece, Yuki Tsunoda (7°) che si candida ad essere una delle variabili impazzite di questo mondiale.
Sull’affidabilità e la buona gestione delle gomme, positiva anche la prova dell’Alfa Romeo che, però, ha avuto meno tempo per collaudare entrambe le vetture. Kimi Raikkonen, infatti, è il primo a battezzare i muri del circuito di Sakhir mettendo la sua C41 numero 7 di traverso in uscita da curva 2, danneggiando ala e sospensione destra.
Non pervenuta l’Alpine con Ocon undicesimo e Alonso quindicesimo. La A521 non sembra aver ancora dimostrato il proprio potenziale.
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