Continua il periodo nero sul lato infortuni per il Milan, nel giro di pochi giorni fuori 4 titolari; assenze che ora rischiano di diventare pesanti sul proseguo della stagione.
Non c’è tregua, non c’è pace: continua a riempirsi l’infermeria di Milanello, quasi come fosse diventata routine quotidiana. Nelle ultime settimane, aleggiava un cauto ottimismo attorno all’ambiente rossonero, circa i rientri di Bennacer e Ibrahimovic (convocati entrambi nella sconfitta interna contro il Manchester United), ma anche quello di Mario Mandzukic, alle prese con continui acciacchi fisici che stanno minando il suo inserimento al Milan. E invece no, nel momento in cui i rientri parevano essere boccata d’ossigeno per mister Pioli, ecco l’ennesima stangata stagionale.
Fuori uno dietro l’altro Romagnoli, Calabria, Leao e Rebic. Lo stop che desta maggiore preoccupazione è quello del terzino cresciuto nelle file rossonere, nel suo momento migliore di carriera. Una stagione fin qui da incorniciare per il laterale difensivo, cresciuto in maniera esponenziale dalla ripresa estiva di campionato post lockdown fino alla sfortunata spedizione di Manchester, dove ha subito una lesione del menisco mediale che lo costringerà a sottoporsi a un intervento chirurgico, previsto per oggi, oltre che a un lungo periodo ai box.
Per gli altri 3 i guai sembrano meno gravi del previsto; Romagnoli ha accusato una lesione al muscolo mediale del polpaccio sinistro, anche per Leao problemi di natura muscolare al muscolo bicipite della coscia sinistra. Ante Rebic, invece, deve fare i conti col riacutizzarsi dei soliti problemi all’anca che ormai durano da diverse settimane.
Tranne Calabria, sia Romagnoli che Leao che Rebic dovrebbero tornare dopo la sosta prevista per le qualificazioni ai prossimi mondiali ed essere a disposizione per il tour de force finale. Si prospettano nuovamente settimane difficili, le continue emergenze chiameranno il Milan all’ennesima prova di forza e di cuore di questa stagione, in un periodo in cui i punti iniziano a diventare pesanti per la qualificazione alla prossima Champions League.
Pioli lo sa, lo sa benissimo, e molto probabilmente si starà mangiando le mani, perché in momenti nevralgici come questi, avere a disposizione tutti gli elementi permetterebbe maggiori rotazioni, maggior affiatamento e maggiore freschezza. Cosa che, quest’anno, il Milan non ha mai avuto.
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