La squadra di Heynen paga il rendimento sottotono di Leon e Plotnyc’kyj. Aziz e compagni si guadagnano un pezzo di finale.
È Trento lasquadra del momento e ha avuto occasione di ribadirlo anche stasera nel derby italiano contro Perugia. La semifinale d’andata della CEV Champions League di volley maschile ha incoronato il sestetto di Lorenzetti, vittorioso con un netto 3-0 (25-21; 25-16; 25-23), che avrà anche il vantaggio di potersi riposare, essendosi già guadagnata l’accesso alle semifinali Scudetto.
Per la Sir si prospettano invece quattro giorni d’inferno. Una sconfitta contro Milano in gara tre potrebbe rappresentare una mazzata psicologica per un gruppo partito con l’obiettivo di vincere tutto, e che ora rischia di rimanere a bocca asciutta.
Trento-Perugia 3-0: la siintesi della gara
Coach Lorenzetti schiera la diagonale Giannelli-Aziz; Micheletto e Lucarelli in banda; la coppia Prodascanin-Lisinac al centro; Rossini libero.
Coach Heynen si affida a Travica-Ter Horst in diagonale; Plotnyc’kyj e Leon sono le bande; al centro la sorpresa Russo, insieme a Solé; Colaci è il libero.
Trento parte sicuramente meglio degli avversari che, dopo essere rimasti incollati al punteggio grazie a Ter-Horst, concedono un break di tre lunghezze con un attacco out di Leon (13-10). Ter Horst è l’unica garanzia per Travica, che non trova risposte confortanti dalle due bande. Suo l’ace del momentaneo 17 pari, che però Aziz vanifica mandando la sua squadra sul +2 (21-19). Prodascanin chiude a muro su Leon il punto del 24-21, che concede a Trento il set point subito sfruttato dopo il primo errore di Ter Host.
Il secondo set prevede un monologo della squadra trentina, che si porta subito sulla distanza abissale di 13-5 grazie a un muro di Prodascanin. Muzaj, neoentrato, sbaglia in battuta (15-6). Non sbaglia, invece, Nimir, il cui ace vale il +10 Trento (17-7).
Perugia appare inerme davanti alla furia dei bianchi, tanto che Giannelli ha gioco facile coi centrali e manda i suoi sul 19-10. Muzaj rosicchia qualcosa con un mani-out (21-13), ma Giannelli si rifugia ancora al centro, da Lisinac, che con un primo tempo firma il set point (24-15). Chiude lo stesso centrale serbo, che stampa il muro in faccia ad uno spento Leon (25-16).
Terzo set più combattuto, che vede Perugia condurre addirittura di tre dopo una diagonale di Leon (8-11). Trento recupera subito lo svantaggio e si porta sul 12 pari appprofittando dell’ennesimo errore di Plotnyc’kyj, out in diagonale.
La Sir ritrova due punti di distacco con un altro mani out firmato Leon (15-17), ma Trento con un break di 4-0, fra cui un muro di Aziz su Leon e un ace di Prodascanin, si porta sul 19-17. Russo sbaglia un facile primo tempo (19-21), mentre gli attaccanti trentini continuano a sfruttare bene le mani del muro avversario.
Il match point lo guadagna Aziz (24-22), che poi chiude i conti con un bell’attacco in diagonale (25-23). Fra sette giorni al Palabarton ci sarà da risalire le pareti dell’inferno. La squadra di Heynen può farlo, sperando che non ci si metta Milano a tarparle le ali e spezzarne in un attimo i sogni tricolore.
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