Il Real Madrid vince 3-1 contro l’Atalanta nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League e si qualifica per i quarti di finale. Dopo lo 0-1 di Bergamo, i Blancos si impongono anche tra le mura amiche grazie ai gol di Benzema, Ramos su rigore e Asensio. Di Muriel su punizione l’unico gol atalantino.
Il risultato di vantaggio ma minimo dell’andata ottenuto dal Real Madrid poteva dare speranza all’Atalanta e provare la missione rimonta.
Ma i 95 minuti giocati all‘Estadio Alfredo Di Stefano di Madrid hanno raccontato di una partita quasi senza storia, dove la netta superiorità tecnica degli uomini di Zidane ha surclassato un’Atalanta appannata e confusa, considerata temibile nei nostri confini nazionali, “umiliati” dalla classe della big spagnola in Europa.
A parte i primi 10 minuti del primo tempo dove l’Atalanta riesce in un approccio corretto e a sfiorare un’occasione con Gosens, il Real Madrid prende le redini del gioco, non spinge e comanda le operazioni grazie al talento smisurato del suo organico.
Ennesima dimostrazione che in campo europeo serve la classe e la tecnica, dove la mediocrità del nostro calcio va a sbattere.
Non serve nemmeno un Real Madrid da battaglia, visto che il ritmo tenuto dalla squadra di Zidane è compassato e rilassato, sicuro di un dislivello qualitativo incolmabile.
A vedere la sfida di ieri sera, non si è mai avuta l’impressione che il Real non avesse il controllo sul match, cosa mai avuta dagli uomini di Gasperini, venuti a contatto con tutti i propri limiti tecnici, che in Serie A vengono ingigantiti e lodati.
Alla prima occasione utile, il Real Madrid al minuto 34 colpisce su un errore in disimpegno atalantino. Sportiello in fase di rinvio corto consegna palla a Modric, assist facile per Benzema che fa 1-0.
é nei fatti il gol che chiude la contesa perché l‘Atalanta si scioglie e si sfilaccia per il campo, mentre il Real Madrid continua con la sua lezione di tecnica, cinismo ed esperienza.
Raddoppio su rigore di Ramos e sigillo di Asensio, nel mezzo prima due squilli sprecati da Zapata e l’inutile gioiello su piazzato di Muriel.
Finisce 3-1, flop europeo dell’Atalanta considerata un fulmine di guerra in Italia e che a Valdebebas non ha visto palla e flop europeo delle quattro italiane in Champions, tutte eliminate (impossibile impresa della Lazio a Monaco stasera).
Quando si capirà della povertà tecnica e mentale del nostro calcio e si smetterà nella sopravvalutazione forse sì migliorerà.
VOTI E PAGELLE ATALANTA – REAL MADRID
TOP REAL MADRID
BENZEMA, 7.5: Gol che sblocca la gara a parte e che indirizza la partita, un attaccante totale ed efficace a livelli altissimi. Pericoloso in area, fondamentale nella manovra di costruzione del Real. Sia un 9 per numeri che un 10 per classe.
MODRIC, 7.5: assieme al collega di reparto Kroos dà lezioni di calcio all’Atalanta. In due non sbagliano un passaggio o una scelta in 95 minuti, dirigendo e dando geometrie a centrocampo e nascondendo il pallone a chiunque provi a contrastarlo degli uomini di Gasperini. Assist intelligent per il gol di Benzema.
VINICIUS JR, 7: nel primo tempo è un po’ impreciso, ma nella ripresa prima rischia un super-gol dopo una cavalcata e serpentina che spreca davanti alla porta per troppo leziosismo, poi in velocità costringe Toloi a stenderlo e trova il rigore che vale il 2-0 di Ramos.
TOP ATALANTA
MURIEL, 6: nel primo tempo scelto come titolare ci mette d’impegno ma è solo contro Varane, Ramos e Nacho e riesce a fare poco. Nella ripresa con l’ingresso di Zapata centrale ha più possibilità di svariare ma non è supportato dai compagni. Trova almeno la soddisfazione personale del gol.
FLOP ATALANTA
SPORTIELLO, 5: è incolpevole sul rigore del 2-0 e sul 3-1 finale ma è tutta sua la responsabilità del gol che spiana la strada al Real Madrid. Su un rinvio corto regala letteralmente palla a Modric che si invola e serve l’assist a Benzema. É il gol che spegne le speranze dei compagni.
MALINOVSKYI, 5: resta in campo tutti i 95 minuti ma non riesce mai ad essere incisivo. Tra le linee nel primo tempo dovrebbe essere l’attaccante ombra a supporto di Muriel ma fa troppi errori e manca in rapidità. Nella ripresa a partita già comunque compromessa, trova più spazi e riesce a servire un assist molto bello ma sprecato da Zapata. Comunque troppo poco.
ZAPATA, 5: entra nel secondo tempo al posto di un impreciso Pasalic e si mette attaccante centrale. Ha gli stessi problemi di Muriel nel districarsi contro il trio difensivo Blancos, ma riesce a costruirsi due chance. Prima raccoglie palla in area ma col mancino calcia troppo centrale da ottima posizione, poi su imbucata di Malinovskyi si libera di Varane ma spreca ancora. In partite dove i dettagli sono fondamentali, due errori troppo grandi.
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