La schermitrice italiana porterà la propria esperienza a servizio dello sport, che sta attraversando un momento complicato, così come tanti altri settori della società. Mancando un vero ministero, sarà lei ad assumersi i principali oneri nella gestione delle problematiche afferenti all’universo sportivo.
Per anni ha incarnato l’eccellenza dello sport italiano in pedana, fruttando alla nostra storia olimpica la bellezza di sei ori, un argento e due bronzi. Ora, Valentina Vezzali avrà l’onore e l’onere di correre in soccorso a quel mondo che tanto l’ha gratificata.
Nominata sottosegretario con delega allo sport del Governo Draghi, la schermitrice jesina eredita una situazione complicata, sia per via della crisi economica che ha messo in ginocchio diverse realtà, in particolare dell’universo dilettantistico, sia per i danni della precedente gestione che, tra le altre, ha rischiato di farci partecipare alle Olimpiadi senza bandiera ed inno.
Tutti ricordano, infatti, la vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso gli sportivi italiani sino a poche settimane fa. Il CIO aveva minacciato il Coni di non potersi presentare a Tokyo sotto il vessillo nazionale. perché subordinato a Sport e Salute, azienda a partecipazione statale controllata dal Mef. Condizione, questa, che poneva il nostro Paese in piena violazione dei principi della Carta Olimpica, la quale afferma che ogni comitato nazionale debba godere di piena autonomia gestionale.
C’è voluto un decreto stilato in fretta e furia per evitare le sanzioni del Cio e l’enorme figuraccia che la gloriosa tradizione sportiva tricolore avrebbe subito.
Ecco perché Mario Draghi ha scelto di affidarsi proprio a Valentina Vezzali in un momento tanto complicato: l’atleta marchigiana, oltre ad esserne un simbolo, è anche una donna che ha vissuto di sport per oltre un decennio, quindi ne conosce da vicino le dinamiche e le esigenze. Le nuove restrizioni, che hanno riportato il Paese in zona rossa nella sua quasi totalità, si sono riversate anche sull’attività sportiva di base, sancendo l’interruzione (l’ennesima) dei campionati giovanili e dilettantistici:
“Sono ben consapevole del momento che stiamo vivendo – spiega la sottosegretaria in un’intervista raccota dalla Gazzetta dello Sport – Penso allo sport di base: un universo di società, lavoratori sportivi, ma anche volontari ed appassionati, nonché soprattutto tanti ragazzi, che stanno soffrendo più di altri per le costrizioni conseguenti alla pandemia. A tutti loro è stata tolta la bellezza della pratica sportiva”.
Ora, Valentina Vezzali dovrà essere in grado di fare da scudo a questo universo esangue, proteggendolo con la stessa sicurezza e determinazione che impiegava nei suoi assalti. “L‘impegno – dice – sarà rivolto ad onorare l’Italia come fatto in pedana“. Tutto il Paese se lo augura, e le fa un grosso “in bocca al lupo”.
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